Centro Commerciale Vulcano Buono
Un enorme cratere, che con i suoi 42 m di altezza e la firma prestigiosa dell’architetto Renzo Piano, è diventato, a partire dalla sua inaugurazione nel dicembre del 2007, l’elemento catalizzatore delle energie e delle attrattive nella zona dell’Interporto Campano.
Credit:
- COMMITTENTE: Interporto Campano Spa
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Renzo Piano Building Workshop
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Favero & Milan Ingegneria
- IMPRESA: GRANDI LAVORI FINCOSIT Spa (mandataria)
- Carpenteria metallica: Giugliano Costruzioni Metalliche Srl (struttura), Officine Tosoni Spa (facciata continua)
- IMMAGINI: Le fotografie di cantiere sono state fornite dallo studio Favero & Milan. Le fotografie del progetto sono state scattate da Moreno Maggi.
Su una superficie di 450.000 mq, di cui 150.000 coperti, si concentra una vastissima serie di servizi ed attività: una galleria commerciale con 160 negozi, un ipermercato di 24.000 mq, un albergo da 158 camere, un cinema multisala da 2.100 posti, nonché 25 tra bar e ristoranti ed una disponibilità di parcheggio per 8.000 auto.
L’edificio, per la cui realizzazione sono stati stanziati 210 milioni di euro, rappresenta la porzione dedicata al grande pubblico del ben più grande complesso del CIS e dell’Interporto, rispettivamente centro di distribuzione all’ingrosso e distretto logistico, situati in un’area baricentrica tra Nola e Napoli. Riprendendo la sagoma del vicino Vesuvio, Renzo Piano ha disegnato così una grande arena per lo shopping e per il tempo libero, la cui pianta anulare si sviluppa su due livelli e termina con un manto verde. Questo ricopre l’intero edificio dando vita ad una sorta di macchia mediterranea, che contribuisce all’isolamento termico e all’impermeabilizzazione dell’edificio. Lo spazio della galleria commerciale si dilata verticalmente quando incontra il volume a tutta altezza delle “piazzette”, spazi interni rivestiti in pietra naturale che cadenzano il percorso circolare. Ogni piazzetta ha un proprio colore dominante, applicato alle strutture in acciaio che sostengono la copertura. Realizzato in due fasi distinte, il progetto risponde ad una geometria a lungo studiata, in cui tre superfici di rotazione si intersecano con i tagli radiali degli ingressi. La scelta di ricorrere ad una struttura in acciaio è stata dettata dall’esigenza di non appesantire l’edificio di così vaste dimensioni, enfatizzandone invece la leggerezza e favorendone l’illuminazione naturale. Cinque le qualità d’acciaio impiegate: per le travi composte saldate Fe 430 e 510/D-B-C, per le travi profilate a caldo Fe 430/D-B-C, per le lamiere e per gli angolari Fe 430 B. Le travi gettate in opera presentano una sezione trasversale a “T” rovescia in modo tale da realizzare l’appoggio dei solai. All’interno delle “piazzette” sono presenti colonne in acciaio di Ø 610 mm, da cui partono dei quadripodi in acciaio che sostengono la soletta di copertura. I puntoni e le strutture minori in carpenteria sono stati realizzati con acciaio tipo Fe 430 B, zincato a caldo e verniciato. Il risultato è di grande naturalezza, grazie ad una composizione semplice quanto equilibrata ed alla presenza di ampie vetrate e tagli ricavati nelle falde della copertura. Nella piazza circolare, il cui perimetro misura quasi 1 Km e la cui superficie raggiunge i 22.000 mq, la concentrazione di negozi e di percorsi pedonali risponde ad un disegno studiato per favorire l’incontro tra le persone e garantire il comfort di tutti gli ambienti. L’appartenenza al luogo e la capacità di creare uno spazio di relazione fanno di questo progetto una realizzazione originale nel panorama dei centri commerciali. E’ evidente infatti il rapporto con la topografia del territorio: esternamente sembra di essere davanti ad un grande sollevamento del suolo sorto ad imitazione del Vesuvio; all’interno, invece, la “piazza centrale” è uno spazio aperto di oltre 160 m di diametro, protetta dai venti freddi dell’inverno, grazie alla forma stessa dell’edificio, e rinfrescata in estate dalla presenza di generose alberature poste radialmente. Il tutto risponde alla precisa volontà di non accontentarsi di soluzioni standard ed omologate, senza identità, come accade spesso per i centri commerciali. Un elemento forte, ma soprattutto leggibile e riconoscibile anche da lontano nel paesaggio circostante.