Biblioteca di Nembro
A Nembro, in provincia di Bergamo, la realizzazione di una nuova biblioteca comunale ha offerto l’occasione non solo di dotare la città di nuovi spazi e servizi, ma anche di arricchirla sul piano architettonico valorizzando la struttura esistente.
Credit:
- COMMITTENTE: Comune di Nembro
- PROGETTISTA ARCHITETTONICO: Archea Associati
- PROGETTISTA STRUTTURALE: Favero & Milan Ingegneria srl
- COSTRUTTORE METALLICO: MAP Carpenterie
- IMPRESA: Zeral srl
- IMMAGINI: Le fotografie del finito sono state scattate da Piero Savorelli
Punto di partenza un edificio scolastico di fine ‘800, caratterizzato da un corpo a “C” che delimita una corte centrale. Obiettivo dello Studio Archea, che ha progettato l’intervento, è stato quello di rispettare le dimensioni originarie del complesso, creando un nuovo blocco, studiato nelle sue forme e nelle sue dimensioni per lasciare inalterata l’identità del corpo esistente. Il nuovo edificio, concepito come unico grande volume, è delimitato da un involucro metallico, che racchiude una libreria in legno; quest’ultima si estende per quasi tutta la lunghezza dell’edificio, facendo da sfondo a tre livelli di ballatoi, che si affacciano sul vuoto della sala di lettura principale. Il volume aggiunto è stato concepito, quindi, come chiusura dell’unico lato aperto, ossia la corte interna. Collegato all’esistente mediante il livello interrato, il nuovo corpo di fabbrica ha dimensioni in pianta 6.45 m x 30 m ed altezza di 10 m. Protagonisti di questo ampliamento l’acciaio ed il vetro, il cui impiego è stato dettato dall’intenzione di lasciare inalterata la struttura preesistente e allo stesso tempo creare un “segno” in grado di arricchire il tessuto urbano con una nota di contemporaneità. La struttura in elevazione è in acciaio sabbiato e zincato a caldo; i montanti perimetrali sono profili composti mentre la struttura che sostiene i ballatoi interni è in profili HEA 280. Il solaio a piano terra è in calcestruzzo mentre quelli intorno ai vani scale ed ascensore sono tipo predalles di 20 cm di spessore con alleggerimenti in laterizio. I ballatoi a sbalzo, sorretti da travi HEA 280, hanno solai da 10 cm, realizzati con lamiere collaboranti tipo Hi-Bond A 55/P600 (spessore 12/10) e soletta collaborante in calcestruzzo. Il solaio di copertura, a quota + 10.04, è del medesimo tipo ma con lamiera grecata di spessore 7/10; quello dei locali tecnici al piano interrato è tipo predalles da 24 cm di spessore, con alleggerimento in laterizio; nella parte centrale è stato inserito un grigliato per l’aerazione degli impianti, tipo Orsogril, che poggia su travi in acciaio IPE 360. L’impiego dell’acciaio ha permesso quindi di realizzare un volume completamente trasparente, caratterizzato da una “pelle” di elementi in cotto smaltato di rosso, la cui struttura portante è realizzata in profilati di acciaio accoppiati. Questa tecnica costruttiva ha consentito di schermare e filtrare la luce naturale. L’ingresso alla nuova biblioteca è stato aperto in corrispondenza di quello originario: un ambiente destinato alla reception ed alle informazioni, nato modificando e regolarizzando alcune aperture esistenti, in modo da creare una dimensione dello spazio interno più ampia e soprattutto più rappresentativa. Da questo ambiente si accede agli spazi del portico che, opportunamente delimitati da superfici vetrate, si propongono come luogo d’introduzione agli ambienti veri e propri della biblioteca. Questa soluzione ha permesso di rispettare e valorizzare l’integrità del nucleo centrale dell’edificio. Anche la scelta di creare una chiusura trasparente tra gli archi è stata motivata dall’intenzione di conservare le forme più rappresentative dell’edificio di fine ‘800, ma anche d’integrarle in un’articolata dimensione complessiva. Il risultato, sul piano architettonico ed estetico, è un involucro contemporaneo, composto da una griglia metallica e da un rivestimento in vetro, che delimitano e compongono un contenitore di libri e lettori.