Architetture in Acciaio n° 37

La rivista italiana dell’architettura e delle costruzioni in acciaio

Enrico FrigerioPenso che nella contemporaneità le parole chiave della progettazione siano sostenibilità, integrazione e innovazione. Sfide quanto mai complesse, che l’acciaio – come materiale e tecnologia applicata – ci può aiutare ad affrontare con creatività e responsabilità.

Per noi di FDG «la chiave della sostenibilità è fare le cose con accuratezza: osservare con cura, progettare meglio e guardare lontano». Questo è uno dei principi della Slow Architecture: essere ‘slow’, nella pratica, significa curare ogni fase del processo di progettazione e realizzazione, esplorandone e ponderandone tutte le potenzialità. Strutturare e ingegnerizzare l’intero processo costruttivo è per noi una delle chiavi per poter puntare alla “qualità totale”, la ricerca dell’eccellenza nel design, nella funzionalità e nel processo, oltre che – nel medio e lungo termine -la scelta più economica, più ecologica e di conseguenza la più etica.

In quest’ottica l’acciaio e le nuove tecnologie ci permettono di organizzare con precisione e creatività la “grammatica del realizzare”. Una grammatica che regola anche il progettare perché il disegno dei volumi, degli spazi e della luce va di pari passo con l’individuazione degli elementi con cui la nostra architettura immaginata si tradurrà in un organismo tangibile. Un maggiore sforzo e un grande lavoro di coordinamento in fase di progettazione, ma che poi si traduce in una semplificazione costruttiva con una elevata performance prestazionale del manufatto finito e la possibilità di smontare e riciclare integralmente la struttura in acciaio a fine vita.

Come un enorme set di costruzioni giocattolo, l’architettura sarà composta da una serie di pezzi prefabbricati e poi montati in cantiere secondo un ordine preciso: la serialità degli elementi si riflette in una serialità esecutiva, sia in officina che in sito, nelle operazioni di montaggio, con evidenti vantaggi nella logistica di cantiere. Le carpenterie metalliche delle strutture vengono prodotte da macchine a controllo numerico, che eseguono automaticamente le lavorazioni derivando le informazioni direttamente dal modello BIM di progetto; questo eleva la precisione dei pezzi in acciaio che in meccanica prevede delle tolleranze al decimo di millimetro. Un processo che permette di operare per “cantieri paralleli” e che, in definitiva, è garanzia nel controllo di qualità e dei tempi di realizzazione.

Tutto questo non preclude l’innovazione, l’apparente semplicità del sistema nasconde una complessità che è stata affrontata e risolta. La costruzione del progetto viene affrontata con spirito innovativo, attraverso il costante dialogo tra le diverse figure professionali, è la base della cultura politecnica. La prefabbricazione e l’ottimizzazione non schiacciano il progetto, ma costituiscono gli strumenti e le potenzialità del nostro tempo e le scommesse che l’architettura e l’ingegneria devono saper raccogliere per generare modelli innovativi, ognuno con una propria chiara identità architettonica.

Enrico Frigerio, Frigerio Design Group