Architetture in Acciaio n° 26
La rivista italiana dell’architettura e delle costruzioni in acciaio
In questo numero
A Milano, due studentati con tanto Acciaio in comune
Gli studentati sono un assett class del nostro Paese, soprattutto nelle città a più alta vocazione universitaria, quindi Milano, Roma, Bologna, Torino. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione, o forse potremmo dire rivoluzione del concetto di studentato: non più un posto per “andare a dormire”, ma un vero centro di socializzazione per gli utilizzatori e aperto anche ai non residenti che possono frequentare le zone bar, ecc. Sia in Campus Monneret, il nostro primo progetto di studentato milanese in zona Lambrate, sia in Milano Internazionale, il campus di Viale Innovazione, è stato dato grande rilievo alle aree comuni, in cui studiare, cucinare, passare il tempo libero o fare palestra. L’edificio diventa quindi un co-protagonista della vita dello studente ed è estremamente importante che sia piacevole da vivere in termini di confort, servizi, funzionalità. Entrambi gli studentati hanno una grande vocazione sociale e organizzano attività di ascolto e coinvolgimento dei fruitori, con iniziative speciali e Open Day.
Milano Internazionale si trova in zona Bicocca, in vicinanza immediata dell’università e del teatro degli Arcimboldi. È immerso in un contesto architettonico omogeneo, perché gran parte del quartiere è stato progettato dall’architetto Gregotti. Abbiamo quindi cercato un dialogo con gli edifici preesistenti, anche tenendo presente il carattere del sito in cui doveva sorgere lo studentato, che è piuttosto stretto. È nato quindi un edificio di 15 piani fuori terra, per un totale di 449 posti letto, con una facciata molto caratterizzante per rendere il campus riconoscibile, ma anche in dialogo con gli edifici circostanti. L’idea della facciata geometrica, a tamponature verticali, mira a definire visivamente le funzioni e gli spazi interni dell’edificio, dall’esterno. Le porzioni vetrate più piccole sono state adottate
per le camere e gli alloggi mentre le grandi e caratterizzanti pareti vetrate sono state utilizzate per identificare le aree comuni e collettive ai diversi piani. Il piano terra, ad esempio è trasparente per creare coinvolgimento e interesse nel quartiere su ciò che accade all’interno del campus.
Architettura e acciaio. Utilizzo diverso per progetti differenti.
L’acciaio ha caratteristiche di leggerezza e versatilità che sono di grande aiuto per un progettista. È chiaro che il nostro approccio all’acciaio cambia in base all’idea, alla creatività che sta dietro il progetto. Nel caso di Campus Monneret, si trattava di un progetto di parziale recupero e nuova costruzione di uno studentato già esistente; l’edificio recuperato presentava due ali e l’acciaio, proprio per le sue proprietà di leggerezza, ma anche di resistenza e versatilità, è stato utilizzato per realizzare tre passaggi di congiunzione tra le due parti dell’edificio. In Milano Internazionale, invece, si è trattato di costruire un progetto da zero; in questo caso l’utilizzo dell’acciaio è stato finalizzato alla realizzazione di una struttura ibrida con un nucleo in cemento armato, solai prefabbricati e struttura in elevazione in acciaio. Questa soluzione presenta un duplice vantaggio: alleggerire il carico della struttura in fondazione, dal momento che il fabbricato “a torre” presenta una minima incidenza d’impronta al suolo e velocizzare i tempi di realizzazione.
André Straja, GaS Studio
A Milano, due studentati con tanto Acciaio in comune
Gli studentati sono un assett class del nostro Paese, soprattutto nelle città a più alta vocazione universitaria, quindi Milano, Roma, Bologna, Torino. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione, o forse potremmo dire rivoluzione del concetto di studentato: non più un posto per “andare a dormire”, ma un vero centro di socializzazione per gli utilizzatori e aperto anche ai non residenti che possono frequentare le zone bar, ecc. Sia in Campus Monneret, il nostro primo progetto di studentato milanese in zona Lambrate, sia in Milano Internazionale, il campus di Viale Innovazione, è stato dato grande rilievo alle aree comuni, in cui studiare, cucinare, passare il tempo libero o fare palestra. L’edificio diventa quindi un co-protagonista della vita dello studente ed è estremamente importante che sia piacevole da vivere in termini di confort, servizi, funzionalità. Entrambi gli studentati hanno una grande vocazione sociale e organizzano attività di ascolto e coinvolgimento dei fruitori, con iniziative speciali e Open Day.
Milano Internazionale si trova in zona Bicocca, in vicinanza immediata dell’università e del teatro degli Arcimboldi. È immerso in un contesto architettonico omogeneo, perché gran parte del quartiere è stato progettato dall’architetto Gregotti. Abbiamo quindi cercato un dialogo con gli edifici preesistenti, anche tenendo presente il carattere del sito in cui doveva sorgere lo studentato, che è piuttosto stretto. È nato quindi un edificio di 15 piani fuori terra, per un totale di 449 posti letto, con una facciata molto caratterizzante per rendere il campus riconoscibile, ma anche in dialogo con gli edifici circostanti. L’idea della facciata geometrica, a tamponature verticali, mira a definire visivamente le funzioni e gli spazi interni dell’edificio, dall’esterno. Le porzioni vetrate più piccole sono state adottate
per le camere e gli alloggi mentre le grandi e caratterizzanti pareti vetrate sono state utilizzate per identificare le aree comuni e collettive ai diversi piani. Il piano terra, ad esempio è trasparente per creare coinvolgimento e interesse nel quartiere su ciò che accade all’interno del campus.
Architettura e acciaio. Utilizzo diverso per progetti differenti.
L’acciaio ha caratteristiche di leggerezza e versatilità che sono di grande aiuto per un progettista. È chiaro che il nostro approccio all’acciaio cambia in base all’idea, alla creatività che sta dietro il progetto. Nel caso di Campus Monneret, si trattava di un progetto di parziale recupero e nuova costruzione di uno studentato già esistente; l’edificio recuperato presentava due ali e l’acciaio, proprio per le sue proprietà di leggerezza, ma anche di resistenza e versatilità, è stato utilizzato per realizzare tre passaggi di congiunzione tra le due parti dell’edificio. In Milano Internazionale, invece, si è trattato di costruire un progetto da zero; in questo caso l’utilizzo dell’acciaio è stato finalizzato alla realizzazione di una struttura ibrida con un nucleo in cemento armato, solai prefabbricati e struttura in elevazione in acciaio. Questa soluzione presenta un duplice vantaggio: alleggerire il carico della struttura in fondazione, dal momento che il fabbricato “a torre” presenta una minima incidenza d’impronta al suolo e velocizzare i tempi di realizzazione.
André Straja, GaS Studio
Gli studentati sono un assett class del nostro Paese, soprattutto nelle città a più alta vocazione universitaria, quindi Milano, Roma, Bologna, Torino. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione, o forse potremmo dire rivoluzione del concetto di studentato: non più un posto per “andare a dormire”, ma un vero centro di socializzazione per gli utilizzatori e aperto anche ai non residenti che possono frequentare le zone bar, ecc. Sia in Campus Monneret, il nostro primo progetto di studentato milanese in zona Lambrate, sia in Milano Internazionale, il campus di Viale Innovazione, è stato dato grande rilievo alle aree comuni, in cui studiare, cucinare, passare il tempo libero o fare palestra. L’edificio diventa quindi un co-protagonista della vita dello studente ed è estremamente importante che sia piacevole da vivere in termini di confort, servizi, funzionalità. Entrambi gli studentati hanno una grande vocazione sociale e organizzano attività di ascolto e coinvolgimento dei fruitori, con iniziative speciali e Open Day.
Milano Internazionale si trova in zona Bicocca, in vicinanza immediata dell’università e del teatro degli Arcimboldi. È immerso in un contesto architettonico omogeneo, perché gran parte del quartiere è stato progettato dall’architetto Gregotti. Abbiamo quindi cercato un dialogo con gli edifici preesistenti, anche tenendo presente il carattere del sito in cui doveva sorgere lo studentato, che è piuttosto stretto. È nato quindi un edificio di 15 piani fuori terra, per un totale di 449 posti letto, con una facciata molto caratterizzante per rendere il campus riconoscibile, ma anche in dialogo con gli edifici circostanti. L’idea della facciata geometrica, a tamponature verticali, mira a definire visivamente le funzioni e gli spazi interni dell’edificio, dall’esterno. Le porzioni vetrate più piccole sono state adottate
per le camere e gli alloggi mentre le grandi e caratterizzanti pareti vetrate sono state utilizzate per identificare le aree comuni e collettive ai diversi piani. Il piano terra, ad esempio è trasparente per creare coinvolgimento e interesse nel quartiere su ciò che accade all’interno del campus.
Architettura e acciaio. Utilizzo diverso per progetti differenti.
L’acciaio ha caratteristiche di leggerezza e versatilità che sono di grande aiuto per un progettista. È chiaro che il nostro approccio all’acciaio cambia in base all’idea, alla creatività che sta dietro il progetto. Nel caso di Campus Monneret, si trattava di un progetto di parziale recupero e nuova costruzione di uno studentato già esistente; l’edificio recuperato presentava due ali e l’acciaio, proprio per le sue proprietà di leggerezza, ma anche di resistenza e versatilità, è stato utilizzato per realizzare tre passaggi di congiunzione tra le due parti dell’edificio. In Milano Internazionale, invece, si è trattato di costruire un progetto da zero; in questo caso l’utilizzo dell’acciaio è stato finalizzato alla realizzazione di una struttura ibrida con un nucleo in cemento armato, solai prefabbricati e struttura in elevazione in acciaio. Questa soluzione presenta un duplice vantaggio: alleggerire il carico della struttura in fondazione, dal momento che il fabbricato “a torre” presenta una minima incidenza d’impronta al suolo e velocizzare i tempi di realizzazione.
André Straja, GaS Studio