Architetture in Acciaio n° 2
La rivista italiana dell’architettura e delle costruzioni in acciaio
In questo numero
150: l’Italia compie gli anni e l’evento coinvolge inevitabilmente quella parte “costruita” del Paese, ovvero il patrimonio monumentale, le ricchezze culturali che tutto il mondo ci riconosce. È un momento importante per rinnovare una riflessione sul valore della memoria e sulla storia dell’architettura contemporanea e dei suoi grandi protagonisti che, coniugando materiali, tecnologie e comunicazione, hanno “costruito” un nuovo linguaggio a progetto di una cultura del realizzato che sempre di più parlerà il linguaggio dell’acciaio.
Se il passato rimane l’eredità da conservare e ravvivare, il presente ha il diritto di interpretarsi e di guardare avanti: se nel passato il “ferro” in architettura era utilizzato come mezzo per sostenere il cemento, nascosto e di servizio, oggi l’acciaio è trionfante e sicuro nell’opera del costruttore metallico. L’acciaio, passato attraverso sviluppi tecnologici elevatissimi, è nel costruito elemento principale della linguistica architettonica e nelle mani degli architetti diviene strumento di eccezionale vitalità e flessibilità espressiva: le intuizioni dei Maestri e la loro creatività saranno protagoniste della nostra cultura. Inoltre è anche un materiale strategico in un’Italia dal patrimonio costruito unico al mondo, ricco di valenze e testimonianze di edifici che vanno riadeguati strutturalmente, rafforzati e ammodernati dal nuovo, senza oscurare o camuffare i tratti originari.
Proprio la necessità di riqualificare senza cancellare il passato fa di esso un materiale determinante, sia che l’opera esistente sia in muratura che in c.a.: preesistenze e frammenti di storia, a cui il mondo dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni sono chiamati ad offrire un contributo fondamentale, donando loro la possibilità di rientrare nella nostra vita, conservando lo spirito di ciò che sono stati ma rinnovandosi nelle funzioni.
Una selezione, quella che vogliamo presentare in questo numero, sicuramente non esaustiva, ma in grado di documentare un linguaggio unico sul piano estetico, sicuro, funzionale e versatile sul piano costruttivo. Siamo orgogliosi di poter contribuire a questo dialogo tra passato e futuro e ci sembra giusto che l’acciaio conquisti un diritto al confronto ed al dialogo con gli altri materiali a servizio dell’architettura, privilegiati fino ad oggi.
Simona Martelli, Direttore Generale Fondazione Promozione Acciaio
150: l’Italia compie gli anni e l’evento coinvolge inevitabilmente quella parte “costruita” del Paese, ovvero il patrimonio monumentale, le ricchezze culturali che tutto il mondo ci riconosce. È un momento importante per rinnovare una riflessione sul valore della memoria e sulla storia dell’architettura contemporanea e dei suoi grandi protagonisti che, coniugando materiali, tecnologie e comunicazione, hanno “costruito” un nuovo linguaggio a progetto di una cultura del realizzato che sempre di più parlerà il linguaggio dell’acciaio.
Se il passato rimane l’eredità da conservare e ravvivare, il presente ha il diritto di interpretarsi e di guardare avanti: se nel passato il “ferro” in architettura era utilizzato come mezzo per sostenere il cemento, nascosto e di servizio, oggi l’acciaio è trionfante e sicuro nell’opera del costruttore metallico. L’acciaio, passato attraverso sviluppi tecnologici elevatissimi, è nel costruito elemento principale della linguistica architettonica e nelle mani degli architetti diviene strumento di eccezionale vitalità e flessibilità espressiva: le intuizioni dei Maestri e la loro creatività saranno protagoniste della nostra cultura. Inoltre è anche un materiale strategico in un’Italia dal patrimonio costruito unico al mondo, ricco di valenze e testimonianze di edifici che vanno riadeguati strutturalmente, rafforzati e ammodernati dal nuovo, senza oscurare o camuffare i tratti originari.
Proprio la necessità di riqualificare senza cancellare il passato fa di esso un materiale determinante, sia che l’opera esistente sia in muratura che in c.a.: preesistenze e frammenti di storia, a cui il mondo dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni sono chiamati ad offrire un contributo fondamentale, donando loro la possibilità di rientrare nella nostra vita, conservando lo spirito di ciò che sono stati ma rinnovandosi nelle funzioni.
Una selezione, quella che vogliamo presentare in questo numero, sicuramente non esaustiva, ma in grado di documentare un linguaggio unico sul piano estetico, sicuro, funzionale e versatile sul piano costruttivo. Siamo orgogliosi di poter contribuire a questo dialogo tra passato e futuro e ci sembra giusto che l’acciaio conquisti un diritto al confronto ed al dialogo con gli altri materiali a servizio dell’architettura, privilegiati fino ad oggi.
Simona Martelli, Direttore Generale Fondazione Promozione Acciaio
150: l’Italia compie gli anni e l’evento coinvolge inevitabilmente quella parte “costruita” del Paese, ovvero il patrimonio monumentale, le ricchezze culturali che tutto il mondo ci riconosce. È un momento importante per rinnovare una riflessione sul valore della memoria e sulla storia dell’architettura contemporanea e dei suoi grandi protagonisti che, coniugando materiali, tecnologie e comunicazione, hanno “costruito” un nuovo linguaggio a progetto di una cultura del realizzato che sempre di più parlerà il linguaggio dell’acciaio.
Se il passato rimane l’eredità da conservare e ravvivare, il presente ha il diritto di interpretarsi e di guardare avanti: se nel passato il “ferro” in architettura era utilizzato come mezzo per sostenere il cemento, nascosto e di servizio, oggi l’acciaio è trionfante e sicuro nell’opera del costruttore metallico. L’acciaio, passato attraverso sviluppi tecnologici elevatissimi, è nel costruito elemento principale della linguistica architettonica e nelle mani degli architetti diviene strumento di eccezionale vitalità e flessibilità espressiva: le intuizioni dei Maestri e la loro creatività saranno protagoniste della nostra cultura. Inoltre è anche un materiale strategico in un’Italia dal patrimonio costruito unico al mondo, ricco di valenze e testimonianze di edifici che vanno riadeguati strutturalmente, rafforzati e ammodernati dal nuovo, senza oscurare o camuffare i tratti originari.
Proprio la necessità di riqualificare senza cancellare il passato fa di esso un materiale determinante, sia che l’opera esistente sia in muratura che in c.a.: preesistenze e frammenti di storia, a cui il mondo dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni sono chiamati ad offrire un contributo fondamentale, donando loro la possibilità di rientrare nella nostra vita, conservando lo spirito di ciò che sono stati ma rinnovandosi nelle funzioni.
Una selezione, quella che vogliamo presentare in questo numero, sicuramente non esaustiva, ma in grado di documentare un linguaggio unico sul piano estetico, sicuro, funzionale e versatile sul piano costruttivo. Siamo orgogliosi di poter contribuire a questo dialogo tra passato e futuro e ci sembra giusto che l’acciaio conquisti un diritto al confronto ed al dialogo con gli altri materiali a servizio dell’architettura, privilegiati fino ad oggi.
Simona Martelli, Direttore Generale Fondazione Promozione Acciaio