Architetture in Acciaio n° 16
La rivista italiana dell’architettura e delle costruzioni in acciaio
In questo numero
L'Etica e la Buona Pratica
Ideare, progettare, realizzare è un viaggio; si parte in pochi, si stabilisce dove andare e, strada facendo si aggregano le specifiche professionalità. Gli interessi si intrecciano, gli obiettivi sono concordi, si creano magiche sinergie per raggiungere risultati di eccellenza.
Progettare è un mestiere antico e sapiente, nasce dal bisogno di migliorare la qualità della nostra vita, immaginare oggi ciò che sarà necessario domani e stabilire il miglior modo per mantenere efficiente quanto verrà realizzato. Difficile, ma affascinante. Capire ciò che serve, ciò che piace, ciò che funziona fa parte del nostro mestiere, poi la parte difficile, prevedere che le scelte di oggi siano quelle giuste per i prossimi cento anni.
Non è facile, il nostro sistema sociale sempre in rapida trasformazione a volte smentisce le nostre ipotesi, i nostri progetti necessitano allora di flessibilità e adattamento. Sono necessarie: idee chiare, analisi dettagliate, verifiche di convenienza, proposte decise. Fissare i limiti entro i quali un progetto si sviluppa non è una costrizione, è un momento di sintesi che stabilisce coerenza e metodo per raggiungere l’obiettivo che sarà di offrire le migliori prestazioni del prodotto all’utente finale. Stabilire un metodo, sia etico che di buona pratica, è il principio che regola tutti gli aspetti della sostenibilità di un “Progetto” destinato ad ottenere i migliori risultati, compresi quelli economici. Il metodo è uno solo, le professionalità partecipano apportando al meglio le loro conoscenze ed esperienze: l’Architetto con l’ideazione, gli Ingegneri nella risoluzione degli aspetti tecnici, l’Analista economico per il suo compito, il Costruttore nell’organizzare la realizzazione dell’opera e così via, mettendo insieme tante competenze essenziali per il raggiungimento del risultato. Insieme si valutano le migliori scelte per caratteristiche, forma e componenti, quindi si assemblano i componenti nel modo più appropriato, curandone attentamente dettagli e qualità d’insieme.
I sistemi costruttivi devono essere semplici, razionali, poco impattivi, adattabili, convertibili, riciclabili; ciò significa economicamente convenienti dove l’asserzione “economia” riassume il principio del corretto impiego delle risorse, del migliore impiego del tempo, patrimonio primario, dell’uso e riuso di luoghi e materiali, della corretta pianificazione delle attività e della vita utile dell’opera. Non tutti gli edifici hanno carattere di “eternità”, talvolta alla durabilità si deve sostituire, mantenendo sempre la sicurezza ed i migliori livelli di funzionalità, la semplicità nel costruire e nel disassemblaggio delle strutture senza rovinarle, come nel caso delle infrastrutture di EXPO ITALIA 2015. I materiali che compongono le costruzioni oltre ad essere solidi, resistenti, sicuri e durabili devono essere tecnicamente perfetti, cioè esattamente dimensionati per la loro funzione senza sprechi.
Se accettiamo queste riflessioni come logiche e coerenti, è indubbio che l’acciaio, materiale da costruzione, risponde al meglio a tali requisiti: è soluzione ideale perché materiale efficiente, versatile, duttile, leggero, facilmente trasportabile, di rapido assemblaggio e smontaggio, totalmente riciclabile talvolta nelle sue composizioni originali o tornando alla fonderia. Le fonderie hanno migliorato le composizioni metallurgiche ottenendo livelli prestazionali e di qualità assai elevati; i produttori di laminati hanno saputo trarne convenienza estendendo la gamma dei profili per fornire maggior libertà ai progettisti che, sfruttando al meglio le importanti qualità dell’acciaio, ne ottimizzano l’uso quale materiale da costruzione.
L’industria chimica, a sua volta, ha messo a punto sistemi di protezione superficiale, vernici ecologiche, in grado di prevenire ogni forma di degrado superficiale per lunghi periodi. L’uso corretto e la migliore applicazione dell’acciaio nelle costruzioni è appannaggio degli Architetti, degli Ingegneri, delle Officine, dei Committenti che ne sanno apprezzare convenienza e qualità. Quante volte mi sono trovato a determinare il miglior
modo di costruire, di scegliere il materiale più adatto, di valutarne la convenienza, di garantire le migliori prestazioni; la risposta si ottiene per sintesi dal contributo che apporta ciascuna professionalità.
L’eccellenza è sempre il risultato di un ottimo lavoro di squadra svolto secondo etica e buona pratica.
Ing. Maurizio Milan, Milan Ingegneria
L'Etica e la Buona Pratica
Ideare, progettare, realizzare è un viaggio; si parte in pochi, si stabilisce dove andare e, strada facendo si aggregano le specifiche professionalità. Gli interessi si intrecciano, gli obiettivi sono concordi, si creano magiche sinergie per raggiungere risultati di eccellenza.
Progettare è un mestiere antico e sapiente, nasce dal bisogno di migliorare la qualità della nostra vita, immaginare oggi ciò che sarà necessario domani e stabilire il miglior modo per mantenere efficiente quanto verrà realizzato. Difficile, ma affascinante. Capire ciò che serve, ciò che piace, ciò che funziona fa parte del nostro mestiere, poi la parte difficile, prevedere che le scelte di oggi siano quelle giuste per i prossimi cento anni.
Non è facile, il nostro sistema sociale sempre in rapida trasformazione a volte smentisce le nostre ipotesi, i nostri progetti necessitano allora di flessibilità e adattamento. Sono necessarie: idee chiare, analisi dettagliate, verifiche di convenienza, proposte decise. Fissare i limiti entro i quali un progetto si sviluppa non è una costrizione, è un momento di sintesi che stabilisce coerenza e metodo per raggiungere l’obiettivo che sarà di offrire le migliori prestazioni del prodotto all’utente finale. Stabilire un metodo, sia etico che di buona pratica, è il principio che regola tutti gli aspetti della sostenibilità di un “Progetto” destinato ad ottenere i migliori risultati, compresi quelli economici. Il metodo è uno solo, le professionalità partecipano apportando al meglio le loro conoscenze ed esperienze: l’Architetto con l’ideazione, gli Ingegneri nella risoluzione degli aspetti tecnici, l’Analista economico per il suo compito, il Costruttore nell’organizzare la realizzazione dell’opera e così via, mettendo insieme tante competenze essenziali per il raggiungimento del risultato. Insieme si valutano le migliori scelte per caratteristiche, forma e componenti, quindi si assemblano i componenti nel modo più appropriato, curandone attentamente dettagli e qualità d’insieme.
I sistemi costruttivi devono essere semplici, razionali, poco impattivi, adattabili, convertibili, riciclabili; ciò significa economicamente convenienti dove l’asserzione “economia” riassume il principio del corretto impiego delle risorse, del migliore impiego del tempo, patrimonio primario, dell’uso e riuso di luoghi e materiali, della corretta pianificazione delle attività e della vita utile dell’opera. Non tutti gli edifici hanno carattere di “eternità”, talvolta alla durabilità si deve sostituire, mantenendo sempre la sicurezza ed i migliori livelli di funzionalità, la semplicità nel costruire e nel disassemblaggio delle strutture senza rovinarle, come nel caso delle infrastrutture di EXPO ITALIA 2015. I materiali che compongono le costruzioni oltre ad essere solidi, resistenti, sicuri e durabili devono essere tecnicamente perfetti, cioè esattamente dimensionati per la loro funzione senza sprechi.
Se accettiamo queste riflessioni come logiche e coerenti, è indubbio che l’acciaio, materiale da costruzione, risponde al meglio a tali requisiti: è soluzione ideale perché materiale efficiente, versatile, duttile, leggero, facilmente trasportabile, di rapido assemblaggio e smontaggio, totalmente riciclabile talvolta nelle sue composizioni originali o tornando alla fonderia. Le fonderie hanno migliorato le composizioni metallurgiche ottenendo livelli prestazionali e di qualità assai elevati; i produttori di laminati hanno saputo trarne convenienza estendendo la gamma dei profili per fornire maggior libertà ai progettisti che, sfruttando al meglio le importanti qualità dell’acciaio, ne ottimizzano l’uso quale materiale da costruzione.
L’industria chimica, a sua volta, ha messo a punto sistemi di protezione superficiale, vernici ecologiche, in grado di prevenire ogni forma di degrado superficiale per lunghi periodi. L’uso corretto e la migliore applicazione dell’acciaio nelle costruzioni è appannaggio degli Architetti, degli Ingegneri, delle Officine, dei Committenti che ne sanno apprezzare convenienza e qualità. Quante volte mi sono trovato a determinare il miglior
modo di costruire, di scegliere il materiale più adatto, di valutarne la convenienza, di garantire le migliori prestazioni; la risposta si ottiene per sintesi dal contributo che apporta ciascuna professionalità.
L’eccellenza è sempre il risultato di un ottimo lavoro di squadra svolto secondo etica e buona pratica.
Ing. Maurizio Milan, Milan Ingegneria
Ideare, progettare, realizzare è un viaggio; si parte in pochi, si stabilisce dove andare e, strada facendo si aggregano le specifiche professionalità. Gli interessi si intrecciano, gli obiettivi sono concordi, si creano magiche sinergie per raggiungere risultati di eccellenza.
Progettare è un mestiere antico e sapiente, nasce dal bisogno di migliorare la qualità della nostra vita, immaginare oggi ciò che sarà necessario domani e stabilire il miglior modo per mantenere efficiente quanto verrà realizzato. Difficile, ma affascinante. Capire ciò che serve, ciò che piace, ciò che funziona fa parte del nostro mestiere, poi la parte difficile, prevedere che le scelte di oggi siano quelle giuste per i prossimi cento anni.
Non è facile, il nostro sistema sociale sempre in rapida trasformazione a volte smentisce le nostre ipotesi, i nostri progetti necessitano allora di flessibilità e adattamento. Sono necessarie: idee chiare, analisi dettagliate, verifiche di convenienza, proposte decise. Fissare i limiti entro i quali un progetto si sviluppa non è una costrizione, è un momento di sintesi che stabilisce coerenza e metodo per raggiungere l’obiettivo che sarà di offrire le migliori prestazioni del prodotto all’utente finale. Stabilire un metodo, sia etico che di buona pratica, è il principio che regola tutti gli aspetti della sostenibilità di un “Progetto” destinato ad ottenere i migliori risultati, compresi quelli economici. Il metodo è uno solo, le professionalità partecipano apportando al meglio le loro conoscenze ed esperienze: l’Architetto con l’ideazione, gli Ingegneri nella risoluzione degli aspetti tecnici, l’Analista economico per il suo compito, il Costruttore nell’organizzare la realizzazione dell’opera e così via, mettendo insieme tante competenze essenziali per il raggiungimento del risultato. Insieme si valutano le migliori scelte per caratteristiche, forma e componenti, quindi si assemblano i componenti nel modo più appropriato, curandone attentamente dettagli e qualità d’insieme.
I sistemi costruttivi devono essere semplici, razionali, poco impattivi, adattabili, convertibili, riciclabili; ciò significa economicamente convenienti dove l’asserzione “economia” riassume il principio del corretto impiego delle risorse, del migliore impiego del tempo, patrimonio primario, dell’uso e riuso di luoghi e materiali, della corretta pianificazione delle attività e della vita utile dell’opera. Non tutti gli edifici hanno carattere di “eternità”, talvolta alla durabilità si deve sostituire, mantenendo sempre la sicurezza ed i migliori livelli di funzionalità, la semplicità nel costruire e nel disassemblaggio delle strutture senza rovinarle, come nel caso delle infrastrutture di EXPO ITALIA 2015. I materiali che compongono le costruzioni oltre ad essere solidi, resistenti, sicuri e durabili devono essere tecnicamente perfetti, cioè esattamente dimensionati per la loro funzione senza sprechi.
Se accettiamo queste riflessioni come logiche e coerenti, è indubbio che l’acciaio, materiale da costruzione, risponde al meglio a tali requisiti: è soluzione ideale perché materiale efficiente, versatile, duttile, leggero, facilmente trasportabile, di rapido assemblaggio e smontaggio, totalmente riciclabile talvolta nelle sue composizioni originali o tornando alla fonderia. Le fonderie hanno migliorato le composizioni metallurgiche ottenendo livelli prestazionali e di qualità assai elevati; i produttori di laminati hanno saputo trarne convenienza estendendo la gamma dei profili per fornire maggior libertà ai progettisti che, sfruttando al meglio le importanti qualità dell’acciaio, ne ottimizzano l’uso quale materiale da costruzione.
L’industria chimica, a sua volta, ha messo a punto sistemi di protezione superficiale, vernici ecologiche, in grado di prevenire ogni forma di degrado superficiale per lunghi periodi. L’uso corretto e la migliore applicazione dell’acciaio nelle costruzioni è appannaggio degli Architetti, degli Ingegneri, delle Officine, dei Committenti che ne sanno apprezzare convenienza e qualità. Quante volte mi sono trovato a determinare il miglior
modo di costruire, di scegliere il materiale più adatto, di valutarne la convenienza, di garantire le migliori prestazioni; la risposta si ottiene per sintesi dal contributo che apporta ciascuna professionalità.
L’eccellenza è sempre il risultato di un ottimo lavoro di squadra svolto secondo etica e buona pratica.
Ing. Maurizio Milan, Milan Ingegneria