Isolamento termico in copertura
Isolamento termico in copertura
Analogamente a quanto accade per le chiusure verticali, l’isolamento termico in copertura è necessario per la regolazione delle temperature interne dell’edificio. Ancor più che per le pareti, inoltre, il sistema di copertura viene impiegato sia per le regolazioni invernali che per quelle estive, proprio in virtù delle maggiori dispersioni che presenta nei confronti dell’ambiente esterno.
L’attenzione per la continuità del coibente è, anche qui, fondamentale, per far sì che non vi siano ponti termici e relative formazioni di condensa superficiale.
Nei sistemi costruttivi a secco, il posizionamento dell’isolante termico in copertura può avvenire in tre modalità differenti: all’estradosso, all’intradosso o all’interno delle varie stratificazioni.
Analogamente al caso delle chiusure verticali, la disposizione del coibente all’estradosso consente di controllare in maniera più efficace i ponti termici.
L’inserimento all’interno del pacchetto di copertura, invece, consente di ridurrne lo spessore, avendo cura di prestare attenzione a eventuali ponti termici.
Collocando l’isolante termico all’intradosso, infine, si ha la possibilità di ottenere una superficie unica, con uniformità di finiture. In questo caso, bisogna coordinarsi con le stratigrafie delle chiusure verticali adiacenti.
La scelta della collocazione più idonea è, anche in questo caso, dettata da considerazioni di tipo architettonico, economico, costruttivo.
Similmente al caso delle chiusure verticali dei sistemi stratificati a secco, la posa in opera dell’isolante termico è estremamente semplice. Se si lavora all’estradosso, basterà poggiarlo su una orditura metallica di supporto o su una eventuale lamiera grecata. Se si volesse inserirlo a metà del pacchetto di copertura (caso meno frequente), basterà adagiare i pannelli isolanti su una sottostruttura metallica di supporto, fissata alla struttura principale di copertura. Per inserire, infine, il coibente all’intradosso del sistema di copertura, una soluzione può essere costituita dall’impiego di un controsoffitto in cartongesso o in elementi metallici modulari, ai quali semplicemente appoggiare l’isolante termoacustico.
Le orditure metalliche secondarie che vengono impiegate per sorreggere i pannelli di coibenza sono costituite da profili pressopiegati (profili sottili piegati a freddo) in lamiera d’acciaio zincata, simili a quelli impiegati per la realizzazione di sistemi di controsoffitti in gesso o cartongesso (conformi alla norma UNI EN 14195:2005).
Un discorso a parte merita la realizzazione del sistema di isolamento termico mediante elementi prefabbricati in pannelli sandwich. Questi ultimi sono costituiti da una lamiera d’acciaio zincata e preverniciata, con al suo interno, solidarizzata, una schiuma poliuretanica con funzione di coibenza termoacustica. Se la struttura portante principale presenta un passo adeguato, è addirittura possibile evitare di realizzare una struttura secondaria di supporto per i pannelli.
Superiormente, inoltre, non è necessario aggiungere alcuna stratificazione: la copertura è già completa così, ricordando che la pendenza da adottare è usualmente non minore del 7%.
Infine, questi sistemi di copertura vengono completati con una serie di elementi accessori, quali grondaie e scossaline, aventi lo scopo di convogliare e allontanare le acque piovane, proteggendo al contempo i restanti elementi del sistema costruttivo a secco, specialmente il sistema di coibentazione.
Tra i materiali comunemente impiegati vi sono quelli di tipo plastico, come il PVC, o quelli metallici, come il rame o i più duraturi elementi in lamiera d’acciaio zincato preverniciato. Questi ultimi sono l’ideale completamento per coperture di sistemi costruttivi in acciaio.