Metinvest Trametal la produzione tra decarbonizzazione e conflitto bellico

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Metinvest, gruppo siderurgico internazionale basato in Ucraina e con sedi in Europa e negli Stati Uniti, è tra i 10 principali produttori al mondo di minerale di ferro con oltre 40 milioni di tonnellate all’anno e tra i top 45 produttori di acciaio al mondo con oltre 12 milioni di tonnellate annue. La rete commerciale del gruppo raggiunge oltre 100 paesi in tutto il mondo tramite i suoi 45 uffici commerciali e oltre 40 centri di distribuzione. Colpita duramente dal conflitto ucraino in corso, reagendo con fermezza alla complessità della situazione, è da anni impegnata nella tutela della sostenibilità. Intervistiamo Roberto Re, Direttore Metinvest Europe.

Metinvest è primario fornitore dei settori della cantieristica navale e dell’ingegneria civile. Quali sono gli impieghi dei vostri prodotti nel mondo delle costruzioni e delle infrastrutture?
Il 2022 è un anno difficile per l’intera economia europea e l’attuale crisi ha già toccato tutte le principali industrie consumatrici d’acciaio con la riduzione dei nuovi ordini previsti in consegna nel 2023. Per l’anno prossimo prevediamo possibilità di crescita molto limitate nel settore delle costruzioni mentre il settore delle infrastrutture dovrebbe comunque beneficiare del sostegno del EU recovery fund. Quest’anno (gennaio-settembre), la produzione effettiva di costruzioni nell’UE è aumentata dell’8% rispetto al 2021 (l’indice Eurostat). Nel 2023 Eurofer prevede solo una riduzione minimale dell’attività edilizia dell’1%, dovuta soprattutto alla debolezza del primo trimestre. Continuiamo a servire tutti i nostri clienti nei settori di carpenterie e dell’ingegneria civile, fornendo lamiere in acciaio per ponti, gallerie, edifici pubblici e commerciali, torri eoliche, ecc. Negli anni passati abbiamo avuto l’opportunità di effettuare forniture per grandi progetti (ad es. ponte San Giorgio a Genova, tratto autostradale Jonica nel Sud Italia) e anche quest’anno Metinvest sta fornendo acciaio per molti progetti in Italia e nell’UE, come vari ponti e svincoli stradali in Italia, Francia, parchi eolici in Germania e Spagna.

Nel 2021 avete inaugurato una nuova linea di taglio plasma, un investimento da 10 milioni di euro. Quali sono le potenzialità, in termini di segmento di mercato e gamme di prodotto, di questa nuova lavorazione?
La nuova linea taglio al plasma ad alta produttività è stata installata in Trametal nel novembre 2021 al fine di ridurre il collo di bottiglia dello stabilimento in termini di rifilatura dei bordi e consentire le lavorazioni avanzate richieste dai clienti. In particolare, con la nuova macchina siamo in grado di cianfrinare i bordi delle lamiere in modo che siano pronte per la saldatura, tagliare la lamiera a misura o a forma semplice secondo le esigenze di ogni progetto. La nostra attività principale rimane la produzione di lamiere da treno per tutti i settori di consumo e puntiamo a realizzare i nostri prodotti nel pieno rispetto delle necessità dei clienti più esigenti. Questo nostro nuovo servizio consente ai clienti di liberare risorse per massimizzare la produzione a più alto valore aggiunto ed esternalizzare alcuni tagli di base direttamente dal fornitore delle lamiere. Siamo disponibili a discutere con i nostri clienti di progetti di questa tipologia e che prevedano volumi significativi, che possono essere integrati nei programmi di produzione di Trametal.

Siete entrati nella lista del Financial Times dei leader climatici europei per il 2021, premiati per aver ridotto le emissioni di gas serra del 6,8% nel periodo 2014-2019. Quali sono le priorità nell’agenda ESG del gruppo e quali azioni Metinvest sta portando avanti per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale? I produttori di acciaio pagano ancora il retaggio di essere visti come industrie altamente inquinanti?
L’obiettivo principale di Metinvest è mantenere l’operatività nelle condizioni estremamente difficili di guerra in Ucraina ed in crisi nei mercati degli altri paesi europei. Tuttavia, il Gruppo è pienamente consapevole dei cambiamenti imminenti in termini di normative ambientali in Europa relativi all’introduzione del CBAM e all’evoluzione dell’ETS nei prossimi anni. La visione di Metinvest è orientata ad assicurare il pieno rispetto delle nuove regole. Prima della guerra, Metinvest ha iniziato a lavorare sull’opzione di decarbonizzazione delle sue attività, impegnandosi con le associazioni industriali di settore a trovare soluzioni tecnologiche che consentano di contrastare il cambiamento climatico ed ha lavorato per aumentare la consapevolezza della comunità su questi temi. La ricerca del Gruppo di percorsi praticabili si è concentrata su tecnologie note e collaudate, tra cui il ferro ridotto diretto (DRI) in combinazione con il forno elettrico ad arco (EAF). La guerra, purtroppo, ci ha costretto a mettere in stand-by questo impegno. Ovviamente, i possibili progressi in questo settore sono attualmente condizionati dallo stato della guerra e dalla situazione generale dei mercati siderurgici e finanziari, per cui non è ancora possibile prendere una decisione definitiva in merito

L’attuale guerra in corso, che vi ha coinvolto nel profondo, ha fortemente modificato gli assetti commerciali e distributivi del settore siderurgico e non solo. Il vostro operato non si è mai fermato, non solo dal punto di vista produttivo ma anche solidale verso la popolazione colpita. Lo scenario in cui le aziende si stanno muovendo è inasprito da diversi altri fattori ormai risaputi. Quali prospettive intravedete per il prossimo futuro?
È chiaro che Metinvest è una delle aziende che ha subito un impatto significativo dalla guerra in corso. Abbiamo dovuto affrontare l’interruzione delle nostre operazioni in Ucraina con il blocco dei porti marittimi ucraini, che erano la porta principale per le nostre esportazioni. Le acciaierie di Mariupol, Azovstal e Ilyich Steel, che nel 2021 producevano 8,6 milioni di tonnellate di acciaio grezzo e fornivano materie prime alle nostre acciaierie in Italia e nel Regno Unito, sono state colpite e Mariupol è stata temporaneamente occupata. La terribile distruzione causata dall’aggressione russa a Mariupol e la perdita di vite umane, compresi i lavoratori Metinvest, sono un disastro umanitario. Metinvest, fin dall’inizio del conflitto, si è impegnata quale principale donatore a supporto dei militari e dei civili ucraini, contribuendo alla Fondazione Saving Lives di Rinat Akhmetov, che ha fornito aiuto a più di 300.000 persone in Ucraina. Allo stesso tempo, dall’inizio della guerra, le acciaierie ucraine del Gruppo, nella regione di Dnipropetrovsk e la JV del Gruppo a Zaporizhzhia, hanno fornito acciaio per il fabbisogno ucraino oltre ad una quota ai mercati europei, utilizzando il solo mezzo di trasporto su rotaia attraverso i valichi di frontiera occidentali. È molto difficile mantenere un livello di produzione accettabile poiché la Russia attacca regolarmente le infrastrutture civili ucraine e le centrali elettriche. La maggior parte dell’industria ucraina soffre di blackout energetici e interruzioni logistiche. Per dare un esempio dell’impatto che ha avuto il conflitto, la produzione ucraina di acciaio nel periodo gennaio-ottobre 2022 è scesa del 67% rispetto allo stesso periodo del 2021 (secondo World Steel Association). Per quanto riguarda le nostre attività in Italia, Regno Unito e Bulgaria, dopo l’interruzione delle forniture nei primi mesi di guerra quando le spedizioni dall’Ucraina si sono interrotte, abbiamo rapidamente rivisto il modello di business e iniziato ad approvvigionare le bramme da diversi fornitori in tutto il mondo, tra cui alcuni produttori di acciaio europei. Questo ci ha permesso di riprendere il nostro business in tempi relativamente brevi e di continuare a servire al meglio i nostri clienti. Nella seconda metà del 2022 siamo poi tornati ad operare regolarmente nei nostri siti europei riprendendo buona parte delle quote di mercato. Purtroppo, l’ottavo pacchetto di sanzioni introdotto dall’UE contro la Russia nell’ottobre di quest’anno prevede un “periodo di grazia” di 2 anni per le importazioni di semilavorati di acciaio russo nell’UE. Questo materiale entra nell’Unione Europea a prezzi bassi e non competitivi, consentendo ai produttori europei che acquistano questa materia prima di aumentare la quota di mercato attraverso una guerra dei prezzi con il resto degli operatori europei. Quindi, questa guerra oltre ad aver causato a Metinvest un danno commerciale critico a causa delle azioni della Russia in Ucraina ha anche causato un ulteriore danno alla nostra azienda e ad altri operatori Europei a causa delle lacune che esistono nel regime delle sanzioni. Crediamo fermamente nei principi di un mercato equo e ci auguriamo che questi squilibri attualmente esistenti vengano sistemati dalla Comunità Europea

Recente è la vostra entrata in Fondazione Promozione Acciaio. Qual è il valore aggiunto nel sostenere il progetto dell’Ente?
Da anni sviluppiamo rapporti strategici con molti importanti attori del settore italiano delle strutture in acciaio. Abbiamo un team di vendita dedicato al settore delle costruzioni e seguiamo da vicino le esigenze dei clienti e le dinamiche generali del settore. Riteniamo che Fondazione Promozione Acciaio sia una piattaforma essenziale per gli operatori del settore delle costruzioni in Italia, la consideriamo un grande spazio di networking che ci permette di comunicare con i clienti attuali e potenziali, di conoscere gli sviluppi delle normative, i requisiti dei materiali e servizi, lo stato del settore, le prospettive della domanda, ecc. Siamo inoltre felici di poter condividere con l’associazione ed i suoi membri le informazioni sulle nostre capacità, sui nostri sviluppi futuri e di discutere di potenziali progetti comuni relativi alla domanda futura di acciaio.

Per maggiori informazioni: https://trametal.metinvestholding.com/it

ENGLISH VERSION

Metinvest is an international steel and mining group with production facilities located in Ukraine, the EU, the UK and the US. It is among the world’s top 10 iron ore producers with over 31 million tonnes of iron ore concentrate annual production and among the world’s top 42 steel producers with around 9.5 million tonnes of crude steel production in 2021. Metinvest’s sales network reaches more than 100 countries worldwide. Impacted by the Russia’s full-scale invasion of Ukraine and reacting firmly to the complexity of the situation, it has been committed to sustainability for years. We interview Roberto Re, Head of Metinvest Europe.

Metinvest is a leading supplier to the shipbuilding and civil engineering sectors. What are the uses of your products in the world of construction and infrastructure?
2022 is a difficult year for the whole European economy and the current crisis has already touched all main steel consuming industries in terms of future orders (2023 delivery). We expect very limited growth possibilities in construction next year, but the infrastructure works should still have a support of the EU recovery fund. So far this year (January-September), the actual construction output in the EU was up 8% compared to 2021 (Eurostat index), and Eurofer expects only a minor contraction of construction activity in 2023 by 1%, mostly due to the weak Q1 2023. We keep serving all our customers in steel structure, civil engineering sectors, delivering steel plates for bridges, tunnels, public and commercial buildings, wind towers etc. Although we are not currently shipping for huge projects, like those of the previous years (San Giorgio bridge in Genoa, Jonica motorway section in the South of Italy), there are multiple ongoing projects in Italy and the EU with Metinvest’s steel, such as various bridges and road junctures in Italy, France, wind farms in Germany, Spain.

In 2021 you inaugurated a new plasma cutting line, a EUR 10 million investment. What is the potential, in terms of market segment and product range, of this new processing?
The new high productivity plasma cutting equipment was installed at Trametal in November 2021, in order to de-bottleneck the mill in terms of edge trimming and enable advanced processing required by customers. In particular, with the new machine we’re able to prepare shape the edges for welding, cut plate to size or to simple shape according to project needs. Our core activity remains the production of steel plate for all consuming sectors, and we aim to ship our products in full compliance with the requests of the most demanding customers. At the same time, we periodically encounter situations when customers are interested to release additional resources of their operations to maximise the higher value added output and outsource some base cutting directly to plate suppliers. We are available to discuss such projects with significant volumes, which can be integrated in the production schedules of Trametal.

You made the Financial Times list of European climate leaders for 2021, awarded for reducing greenhouse gas emissions by 6.8% in the period 2014-2019. What are the priorities in the group’s ESG agenda and what actions is Metinvest taking to achieve its environmental sustainability goals? Are steel producers still paying for the legacy of being seen as highly polluting industries?
The focus of Metinvest at the moment is to maintain operations amid extremely difficult war conditions in Ukraine and very challenging market in other European countries. Still, the Group is fully aware of the upcoming changes in terms of environmental regulations in Europe related to CBAM introduction and ETS evolution in the coming years. Its vision is a full compliance with the new rules. Prior to the war, Metinvest considered decarbonisation options for its operations, engaged with industry associations on climate change to find technological solutions in this area, and worked to enhance community awareness
of related topics. The Group’s search for feasible pathways was focused on known and proven technologies, including direct reduced iron (DRI) in combination with the electric arc furnace (EAF). The war put this effort on hold. Obviously, the possible advancement in this area is fully conditioned currently by the status of war and overall state of the steel and financial markets, so there is no decision which we could discuss yet.

The current war, which has deeply affected you, has greatly altered the commercial and distribution structures of the steel sector and beyond. You continued to work, not only from a production point of view but also in solidarity with the affected population. The scenario in which companies are moving is exacerbated by several other factors that are now well known. What prospects do you see for the near future?
Clearly, Metinvest has been impacted significantly by the ongoing war. We face a huge disruption of our operations in Ukraine – the military blockade of Ukrainian seaports which were the key gate for our exports. Steel mills in Mariupol, Azovstal and Ilyich Steel, which were producing 8.6Mt of crude steel in 2021 and supplying feedstock to our mills in Italy and the UK were affected and Mariupol has been temporarily occupied. The terrible destruction caused by Russian aggression in Mariupol and the loss of life, including Metinvest workers, is a humanitarian disaster. Metinvest became one of the main national donors of Ukrainian military and civilian population after the start of war, contributing to Rinat Akhmetov’s Saving Lives Foundation, which provided help to more than 300,000 people in Ukraine as of November 2022.
At the same time, since the start of the full-scale war, the Group’s steel mills in Ukraine (Dnipropetrovsk region) and the Group’s JV in Zaporizhzhia provided steel for Ukrainian needs and a limited balance for European markets, shipped by railway through the western border crossings. It’s very difficult to maintain normal level of production as there are regular attacks on the Ukrainian civilian infrastructure (power stations) by Russia and the majority of Ukrainian industry is suffering from energy blackouts and logistical disruption. To put some numbers into perspective, Ukrainian steel production in January-October 2022 fell by 67% compared to the same period of 2021 (World Steel Association).
As for our operations in Italy, the UK and Bulgaria, after the supply disruption in the first months of war when Ukrainian shipments stopped, we have quickly reviewed the business model and started procuring slabs for these mills from different suppliers around the world, including some European steelmakers. This allowed us to recover relatively quickly and to continue shipping orders to our customers. By the second half of 2022, we are operating regularly again on our European sites and try to navigate the crisis-affected market.
The 8th package of sanctions introduced by the EU against Russia in October this year provided a grace period of 2 years for imports of Russian semi-finished steel in the EU. This material is entering the Union at uncompetitive low prices and allow producers in Europe with access to this feedstock to increase market share through pricing wars with the rest of European players. Metinvest has faced critical business damage due to actions of Russia in Ukraine and now the damage to our company and other players in Europe continues due to loopholes in the sanctions regime. We firmly believe in fair market principles and hope that any such imbalances should be closely followed by the EC.

You recently joined the Steel Promotion Foundation. What is the added value in supporting the organisation’s project?
We were developing partner relations with many important players in the italian sector of steel structures, during many years. We have a dedicated sales team for construction sector and are closely following customers’ requirements and overall dynamics of the sector. FPA is an essential platform for the construction sector players in Italy. We consider it as a great networking space allowing us to communicate with current and potential customers, learn about developments like regulations, material and service requirements, the state of the sector, demand outlook etc. We are also happy to be able to share the info about our capabilities and future developments, have discussions about potential joint projects with the association and its members related to future steel demand, steel characteristics etc.

 

Metinvest Trametal la produzione tra decarbonizzazione e conflitto bellico

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