Costruzioni civili ed industriali in acciaio

Costruzioni civili ed industriali in acciaio

Costruzioni civili ed industriali in acciaio

Costruzioni ad uso civile

Costruzioni ad uso industriale

Costruzioni civili ed industriali in acciaio

I vantaggi e le peculiarità della carpenteria metallica per realizzazione edifici mono o multipiano ad uso civile ed industriale.

Costruzioni ad uso civile

Le costruzioni in carpenteria metallica si distinguono in tre principali categorie:

01. Strutture metalliche in carpenteria pesante

Costruzioni realizzate con struttura portante in profili laminati, con tamponamenti, copertura e solai interamente a secco (senza getti in opera) o in sezione mista acciaio e calcestruzzo gettato in opera. La maggior parte delle strutture in acciaio adottano questo sistema costruttivo, dagli edifici multipiano ad uso residenziale, uffici e servizi agli edifici ad uso industriale e commerciale, alle strutture per impianti sportivi.

Per secoli l’acciaio ha dato prova dei grandi vantaggi derivanti dal suo utilizzo in alcuni degli edifici più famosi al mondo. L’acciaio non è però esclusivamente un materiale dall’alto potenziale meccanico, ma offre innumerevoli vantaggi sia nella scelta dell’involucro, sia nell’isolamento termoacustico, sia nell’edilizia sostenibile. Queste qualità hanno reso l’acciaio la scelta privilegiata dagli architetti, specialmente nella realizzazione di edifici multipiano.

Di seguito viene mostrato un esempio di composizione per un edificio multipiano, con particolare attenzione ai prodotti in acciaio impiegati per ciascun componente edilizio.

1) Struttura principale (travi e colonne)

Travi Laminate
I profili IPE e HE impiegati per le travi e le colonne, sono disponibili presso i centri di distribuzione e di servizio in tempi brevi, già pre-lavorati con avanzate tecniche di taglio a misura e di taglio laser, foratura, saldatura e piolatura. I centri di servizio sono in grado di punzonare, forare, ossitagliare, intagliare, tagliare con sega a freddo, applicare una controfreccia, raddrizzare, curvare, calandrare, saldare e fissare connettori ai profili, i quali possono essere forniti sabbiati e ricoperti di una mano di vernice (primer) e/o con trattamento di zincatura.

Profili Cavi
I profili tubolari (circolari, quadri, rettangolari) vengono sempre di più utilizzati quali elemento strutturale, dato il gradevole impatto visivo che questo tipo di profilo offre al progetto. I profili cavi possono essere: laminati a caldo e formati a caldo (prodotti mediante processi di deformazione a caldo in accordo con la norma UNI EN 10210) – in questo caso si tratta di profili chiusi senza saldatura, circolari, quadri e rettangolari; tubi saldati, laminati a caldo e formati a freddo ottenuti in seguito ad un processo di deformazione di laminati piani e successiva saldatura (longitudinale o elicoidale), in accordo alla norma UNI EN 10219. I profili tubolari per strutture devono essere prodotti in conformità con le normative suddette.

2) Travi composte saldate

Travi alveolari
Le travi alveolari sono profili con forma a doppio T laminati e successivamente tagliati e riassemblati: sono utilizzati prevalentemente nelle strutture per tetti, solai ed orizzontamenti in genere. La particolare conformazione delle travi alveolari permette una maggiore leggerezza rispetto alle travi tradizionali, con una conseguente diminuzione del peso della struttura, un più agevole montaggio e un migliore alloggiamento e manutenzione delle tubazioni e degli impianti tecnologici.
Possono essere utilizzati sia elementi semplici (con sezione trasversale ad altezza costante), che elementi con accorgimenti particolari: ad altezza variabile, ad andamento curvilineo e/o con connettori presaldati sulla flangia superiore.

3) Travi integrate nel solaio

Travi IFB, SFB, ASB
Le travi integrate in spessore di solaio, si presentano come una nuova concezione di struttura in carpenteria metallica: solai con presenza di elementi totalmente o parzialmente prefabbricati (lamiera grecata o elementi precompressi alveolari) abbinati a delle travi a doppio “T” asimmetriche, realizzate mediante la saldatura di un piatto ai profili “H” o doppio “T” con successivo getto di completamento. Il piatto può sostituire la flangia inferiore o superiore del profilo di partenza o essere saldato al profilo intero rinforzando e aumentando la dimensione dell’ala inferiore. Questo sistema offre notevoli vantaggi tecnici ed economici: utilizzo di elementi prefabbricati, alleggerimento della costruzione, semplicità di esecuzione, minor costo, maggiore protezione al fuoco.

4) Solai in lamiera grecata

4a – Struttura mista acciaio-calcestruzzo: lamiera grecata per solai collaboranti
La soluzione più ricorrente è il solaio in lamiera grecata con sovrastante getto di calcestruzzo collaborante. Le lamiere grecate (spessore minimo 0,8 mm) sono caratterizzate dalla presenza di “tacche” sull’elemento verticale della greca per l’ancoraggio con il calcestruzzo. Assicurano elevate prestazioni strutturali, contenuto spessore complessivo, produttività del cantiere. Le lamiere grecate vengono anche impiegate impiegate con funzione di semplice cassaforma a perdere.

4b – Solai “a secco” in lamiera grecata
Le lamiere grecate possono essere impiegate per solai “a secco” a vantaggio di una maggiore industrializzazione del cantiere.

5) Rivestimento di facciata: "Doppia pelle vetrata"

La “doppia pelle” di vetro permette mediante meccanismi termoregolati di sfruttare la ventilazione naturale e meccanica: massimizzando l’apporto energetico in inverno e alleggerendo il consumo in estate. In questo modo si limitano i carichi termici interni e vengono contenuti i consumi di energia.

Sostegno della “doppia pelle” e tiranti
Il sostegno ed i tiranti della “doppia pelle” in vetro possono essere eseguiti con delle barre piene (sezioni quadrate, esagonali, ottagonali, o aventi la forma di un poligono regolare), con tubolari di piccolo diametro, con laminati mercantili, con barre di forma speciale e/o con profili piegati a freddo. Possono essere impiegate anche barre di acciaio inox.

6) Involucro dell'edificio

Lamiere per rivestimento
La varietà delle lamiere in commercio, permette una vasta scelta tra lamiere zincate, zincate alluminate, verniciate, in acciaio inox, acciaio autopatinabile, ecc., alle quali si aggiunge anche l’impiego di grigliati. Con le lamiere è possibile realizzare pannelli prefabbricati coibentati. Contribuiscono alle diverse soluzioni architettoniche quali le facciate continue, i pannelli fonoassorbenti per interni, gli elementi frangisole, ecc. In particolare, le lamiere forate e stirate sono prodotti dalle elevate potenzialità di impiego per rivestimenti esterni. Si trovano in commercio particolari lamiere microforate, che permettono in funzione della propria disposizione rispetto al sole, di proteggere in modo passivo l’edificio, creando un ombreggiamento ed un effetto schermante che favorisce la creazione di un microclima interno bilanciato naturalmente.

Pareti in pannelli metallici coibentati
Sono prodotti industrializzati finiti realizzati per una veloce posa in opera in cantiere. Proprietà: leggerezza, esiguo spessore a vantaggio del maggior spazio utile, isolamento termo-acustico, rapido montaggio, superfici a facciata continua (con giunto “nascosto”), cromatismo per l’ampia gamma di colori dei paramenti in acciaio zincato preverniciato o inox preverniciato, durabilità. Enormi potenzialità nella realizzazione di involucri ventilati.

7) Laminati mercantili e profili sottili

Struttura di sostegno dei rivestimenti
Profili aventi spessori compresi tipicamente fra 0,5 e 3,0 mm, prodotti formati a caldo (laminati mercantili), piccoli angolari (“L” a lati uguali e disuguali), “T”, “U”, profilati speciali (ad esempio: profilati a “Z”, profilati a “T” con ali disuguali, ecc.) e/o profili sottili (formati a freddo) hanno il compito di sostenere gli elementi di tamponamento, rivestimento e/o copertura.

8) Copertura in pannelli metallici coibentati

Sono pannelli prefabbricati con doppio paramento in acciaio zincato preverniciato oppure inox o altro metallo, con interposto materiale isolante. Ampia gamma tipologica, abbattimento termico ed anche acustico, resistenza meccanica e leggerezza, agevole messa in opera, durabilità. Offrono numerosi vantaggi nella sicurezza antincendio sia in merito alla reazione al fuoco (con isolante in poliuretano o polistirene) che per richieste di resistenza al fuoco (con isolante in lana minerale). Utilizzo crescente negli interventi di bonifica delle obsolete e fuori legge coperture in lastre di cemento-amianto. Disponibilità in pannelli piani e curvi, oltre che per il fotovoltaico.

9) Sistemi di giunzione

I collegamenti delle strutture possono essere effettuati mediante giunzioni saldate (effettuate in cantiere o in officina) o giunzioni bullonate.

Trattamenti protettivi

Zincatura a caldo
È di fondamentale importanza garantire nel tempo la funzionalità, la sicurezza e la fruibilità delle strutture in acciaio. La ruggine, se lasciata libera di agire, riduce la vita utile dell’acciaio e ne deteriora le caratteristiche. Il trattamento anticorrosivo con il miglior rapporto costo/protezione/durabilità è la zincatura a caldo. L’azione anticorrosiva offerta dalla zincatura a caldo è di tipo sia passiva che attiva ed ha la capacità di proteggere anche le superfici interne di un manufatto. Durante la fase di zincatura si forma una vera e propria lega ferro-zinco per cui lo strato protettivo resta tenacemente aderente all’acciaio. Una strategia protettiva duratura come la zincatura, definita già in fase di progetto, comporta un risparmio essenziale in termini di risorse naturali ed energetiche oltre che economiche, vengono infatti evitati ripetuti e costosi cicli di manutenzione. La vita utile delle strutture in acciaio può tranquillamente superare i 50 anni ed in alcuni casi oltre il secolo.

Azione combinata della zincatura a caldo e della verniciatura
È un sistema che integra e perfeziona l’azione combinata della zincatura a caldo e della verniciatura a polvere in unico trattamento che permette di ottenere come risultato finale il massimo della protezione e della vita dei manufatti, minimizzando
i costi di manutenzione. Ricorrere a questo tipo di sistema di protezione diviene fondamentale se si intende contrastare severe condizioni ambientali ed è ottimo quando il risultato cercato è quello di ottenere un’eccellente finitura, anche dal punto di vista estetico, senza rinunce in termini di protezione.

02. Strutture metalliche in "Cold Formed Steel" (carpenteria leggera)

Costruzioni realizzate con struttura in profili sottili sagomati a freddo in acciaio CFS (Cold Formed Steel), la quale garantisce la massima integrabilità con i prodotti dell’edilizia “a secco” (tamponamenti, solai e coperture) e permette inoltre di realizzare involucri altamente prestazionali ed energeticamente efficienti. Questa tecnologia costruttiva, completamente a secco, si presta benissimo per edifici  residenziali mono o plurifamiliari, scuole ed uffici fino a tre/quattro piani fuori terra, oltre che per interventi di ampliamento e  sopraelevazione del costruito.

Tra leggerezza e sostenibilità

L’attuale richiesta del mercato delle costruzioni ruota intorno al concetto di casa sicura, efficiente e confortevole, in una parola “tecnologica”.

In seguito all’avvicendarsi di eventi naturali straordinari è andata sviluppandosi una maggior sensibilità rispetto al tema della sicurezza strutturale. Per questo il comportamento della struttura specie nei confronti dei carichi orizzontali ed in particolare del sisma è materia di ricerca sia in campo industriale che accademico.

La sinergia tra questi due settori permette di sviluppare nuove tecnologie. Su questa linea si pongono soluzioni costruttive innovative che impiegano per le strutture profili in acciaio sagomati a freddo (Cold Formed Steel).

Un innovativo sistema costruttivo in profili sottili formati a freddo

I vantaggi offerti dall’utilizzo di questa tipologia di elementi, quali la leggerezza, l’elevata efficienza strutturale, la durabilità, la rapidità e la semplicità di montaggio si traducono nell’offerta di un sistema costruttivo estremamente competitivo e versatile. Ne risulta una tecnologia costruttiva che consente la costruzione di fabbricati di piccole-medie dimensioni e la realizzazione di sopraelevazioni ed ampliamenti.

La massima integrabilità dei profili in cold-formed con i prodotti dell’edilizia “a secco” permette inoltre di realizzare involucri altamente prestazionali ed energeticamente efficienti.

Il sistema strutturale

Il sistema strutturale si basa sull’impiego di componenti strutturali ottenuti mediante piegatura a freddo di lamiere sottili, opportunamente collegati tra loro per la realizzazione di sistemi intelaiati portanti. La particolarità di tale sistema sta nell’utilizzare un unico profilo per la realizzazione di ciascuna delle sue componenti strutturali (Fig. 1 e Fig.2).

Fig. 1 - Il profilo utilizzato per la realizzazione dei componenti strutturali

Fig. 1 - Il profilo utilizzato per la realizzazione dei componenti strutturali

La novità e la complessità d’utilizzo di elementi formati a freddo in ambito strutturale richiede un’esaustiva caratterizzazione del comportamento meccanico del sistema, ottenibile solo mediante prove sperimentali.

Fig. 2 - Il sistema costruttivo

Fig. 2 - Il sistema costruttivo

A titolo di esempio, L’Università degli Studi di Trento, in collaborazione con il  produttore*, ha condotto campagne sperimentali che interessano le diverse componenti di questa tipologia strutturale.

In particolare, le fasi della ricerca hanno riguardato:

  • lo studio della geometria del profilo al fine di indagare le problematiche relative ai fenomeni di instabilità e pervenire alla definizione della sezione ottimale;
  • le prove a compressione (Fig. 3) condotte su profili singoli di diverse altezze per poter caratterizzare il comportamento degli elementi verticali sottoposti a carico di punta;
  • le prove a flessione su quattro punti su profili singoli e binati per determinare l’inerzia della sezione;
  • le prove condotte sui pannelli di parete (Fig. 4) per poter analizzare la risposta del sistema nei confronti dei carichi verticali e orizzontali sia in campo statico che ciclico;
  • le prove a flessione su quattro punti su travi reticolari;
  • le prove a taglio sulle lastre di rivestimento per poter definire le caratteristiche meccaniche dei materiali componenti le stesse;
  • le prove a taglio sulle connessioni lastra-ossatura metallica al fine di determinare la rigidezza dei connettori in funzione del passo di fissaggio;
  • le prove a trazione sui dispositivi anti-ribaltamento (hold-down) per conoscerne la rigidezza e il carico di collasso.
A sinistra: Fig. 3 - Prova a compressione<br>A destra: Fig. 4 - Setup di prova con sistema di applicazione del carico verticale ed orizzontale

A sinistra: Fig. 3 - Prova a compressione
A destra: Fig. 4 - Setup di prova con sistema di applicazione del carico verticale ed orizzontale

La progettazione nei confronti dell’azione orizzontale (sisma e vento) è un aspetto molto importante. Si è quindi ritenuto opportuno studiare diverse configurazioni di pannelli di parete.
Lo studio ha riguardato sistemi di controvento realizzati sia con travature reticolari di acciaio, sia mediante elementi diagonali a croce, ma anche il contributo di tipologie differenti di lastre di rivestimento a base di fibro-cemento e di gesso-fibrato.
L’interazione lastra-ossatura metallica fornisce un notevole incremento alla capacità della parete di resistere all’azione orizzontale agente (Fig. 5).
Proprio per quantificare questo contributo ciascuna prova di parete è stata condotta sia sulla sola intelaiatura metallica, sia sul sistema lastra-ossatura.
Ultima la fase di sperimentazione è stata condotta una prova ciclica su un modulo full-scale con pianta rettangolare 5 m x 10 m e due piani.

Fig. 5 - Grafico con risposta ciclica di una parete con controvento a croce e lastre di rivestimento su ambedue i lati

Fig. 5 - Grafico con risposta ciclica di una parete con controvento a croce e lastre di rivestimento su ambedue i lati

a cura del Prof. Ing. Riccardo Zandonini – Università degli Studi di Trento
Il sistema costruttivo qui proposto è SteelMAX®  – www.steelmax.it – produttore: Cogi srl 

 

Il sistema di finitura

La tecnologia strutturale presa in esame consente di essere agevolmente completata con tutti i sistemi di coibentazione termica e acustica forniti dal mondo dell’edilizia “a secco”. Il prodotto di questa interazione è un sistema stratificato complesso in cui ciascuno strato assolve a una specifica funzione.
La scelta dei materiali e la loro giustapposizione è tuttavia determinante al fine del raggiungimento di alti standard energetico-ambientali.

Riprendendo l’esempio precedente, è per tale motivo che il produttore* ha approfondito questa tematica in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento – Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica.

In una prima fase, l’attività di ricerca ha riguardato la definizione di opportuni pacchetti di parete e di solaio considerando due differenti aspetti: da un lato la prestazione energetica in esercizio, dall’altro la sostenibilità in termini di impatto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita.
Sono state quindi studiate le prestazioni degli elementi in regime stazionario sia invernale, con la definizione del valore di trasmittanza termica, sia estivo, considerando la trasmittanza termica periodica, lo sfasamento orario e l’attenuazione dell’onda termica (Fig. 6).

Fig. 6 - Calcolo delle prestazioni in regime stazionario

Fig. 6 - Calcolo delle prestazioni in regime stazionario

E’ stata effettuata inoltre un’analisi di tipo LCA – Life Cycle Assessment – mediante l’utilizzo del software ECOSOFT 4.0 della IBO (Österreichisches Institut für Baubiologie und Bauökologie), il quale determina il valore dell’indice ecologico OI3Kon sulla base del carico ambientale di ciascun materiale se si considera la sola fase di costruzione dell’elemento oppure se si considera anche la fase di manutenzione dello stesso.
In questo modo è stato possibile mettere a confronto le prestazioni in termini di sostenibilità ambientale di pacchetti di parete e di solaio realizzati con materiali differenti, pur mantenendo costante il loro valore di trasmittanza termica, ossia a parità di prestazione energetica (Fig. 7). Il fine è stato quello di pervenire all’ottimizzazione delle varie soluzioni proposte sia dal punto di vista energetico sia da quello, spesso poco valutato, di impatto ambientale (Fig. 8).

Fig. 7 - Il calcolo dell'indice OI3Kon per la fase di costruzione del pacchetto rappresentato

Fig. 7 - Il calcolo dell'indice OI3Kon per la fase di costruzione del pacchetto rappresentato

Fig. 8 - Il grafico mostra come nella fase di costruzione e manutenzione un materiale isolante di origine naturale apporti una riduzione del carico ambientale e quindi dell'indice OI3Kon

Fig. 8 - Il grafico mostra come nella fase di costruzione e manutenzione un materiale isolante di origine naturale apporti una riduzione del carico ambientale e quindi dell'indice OI3Kon

In una seconda fase è stato studiato il comportamento di un modulo residenziale tipo costituito con gli elementi precedentemente analizzati. Con l’utilizzo di un software di analisi agli elementi finiti (COMSOL Multiphysics), sono stati valutati i principali ponti termici ed è stato calcolato il valore di temperatura sulle superfici interne delle pareti per verificare che non ci fosse formazione di condensa superficiale (Fig. 9).

Fig. 9 - I ponti termici geometrici calcolati rispetto alla superficie interna ed esterna

Fig. 9 - I ponti termici geometrici calcolati rispetto alla superficie interna ed esterna

Infine, è stata condotta una simulazione energetica dell’edificio per valutare la classe energetica di riferimento e i relativi consumi al variare di alcuni parametri significativi quali le prestazioni dei serramenti, dei pannelli vetrati e del sistema impiantistico. La simulazione è stata svolta sia in regime stazionario (condizione invernale) sia in regime dinamico (condizione estiva).

Attraverso quest’ultima analisi è stato possibile valutare l’andamento delle temperature interne estive e quindi le condizioni di comfort dell’utente simulandone in maniera realistica il comportamento soprattutto in termini di numero di ricambi di aria (ventilazione naturale) e di utilizzo dei sistemi di ombreggiamento delle superfici esposte a irraggiamento solare diretto. I risultati ottenuti hanno evidenziato come un edificio leggero opportunamente progettato sia in grado non solo di raggiungere elevati standard energetici, ma anche di garantire un ottimo livello di comfort ai suoi occupanti in tutto il periodo dell’anno (Fig. 10).

Fig. 10 - Il grafico mostra l'andamento delle temperature interne all'unità residenziale ubicata nel comune di Trento durante il periodo estivo, ipotizzando un apporto di ricambi d'aria pari a 4vol/h e delle veneziane esterne ad alta efficienza

Fig. 10 - Il grafico mostra l'andamento delle temperature interne all'unità residenziale ubicata nel comune di Trento durante il periodo estivo, ipotizzando un apporto di ricambi d'aria pari a 4vol/h e delle veneziane esterne ad alta efficienza

a cura del Prof. Rossano Albatici – Università degli Studi di Trento
Il sistema costruttivo qui proposto è SteelMAX®  – www.steelmax.it – produttore: Cogi srl

03. Strutture composte acciaio-calcestruzzo

Costruzioni realizzate con struttura composta da profili laminati in acciaio ed elementi in calcestruzzo armato. La loro caratteristica principale è quella di sfruttare al meglio le prestazioni di entrambi i materiali, in un sistema strutturale realmente unificato che consente di superare i limiti di ciascun materiale preso singolarmente. Anche questo sistema costruttivo viene utilizzato per la realizzazione di edifici multipiano, industriali e commerciali.

Costruzioni ad uso industriale

01. Capannoni monopiano

Le realizzazioni di capannoni monopiano rappresentano una parte significativa del mercato italiano delle costruzioni non residenziali. La tipologia costruttiva che identifichiamo come “capannone”, compendia oggi diverse destinazioni d’uso richieste dalla vita moderna: da fabbricato adibito ad unità produttiva ed attività artigianali, a centro di distribuzione e logistico per attività di deposito, vendita ed espositiva.

 

La multi-funzionalità delle costruzioni industriali in acciaio (che possono essere indistintamente venduti o locati per svariate attività) rende i capannoni “industriali” la tipologia costruttiva su cui si investe maggiormente: sul totale delle costruzioni non residenziali annualmente costruite, la quota di mercato è salita oltre il 65%.

In tutto il mondo i capannoni si realizzano prevalentemente in acciaio, sfruttando le caratteristiche e le prestazioni di questo materiale costruttivo che ben si sposano con le necessità di avere fabbricati funzionali, competitivi e ad alto reddito.

L’uso dell’acciaio nelle costruzioni industriali non si limita alla sola struttura portante esterna: lo stoccaggio delle merci prevede principalmente l’uso interno delle scaffalature, strutture tralicciate collegate da correnti.

L’evento sismico in Emilia del 2012 ha però messo in forte evidenza le carenze strutturali, tecnologiche e progettuali delle scaffalature metalliche industriali. Produttori, progettisti ed Enti Normatori hanno intrapreso una revisione critica della filiera di concezione, progettazione, produzione e messa in opera delle scaffalature industriali nella consapevolezza che una generazione rinnovata di scaffalature antisismiche sia indispensabile.

L’incremento dell’e-commerce ha di fatto spinto alla ricerca di soluzioni ad alta efficienza per la logistica e l’automazione dei magazzini e, insieme all’evoluzione della normativa antisismica, ha dato vita a una nuova soluzione costruttiva, con la doppia funzione di sostegno strutturale e di stoccaggio delle merci contemporaneamente: i magazzini autoportanti verticali (MAV).

La presente sezione intende segnalare a costruttori, investitori, progettisti e a tutti gli operatori di settore italiani come e perché sfruttare le possibilità ed i vantaggi dell’impiego dell’acciaio per realizzare costruzioni industriali.

Le costruzioni in acciaio, basate sul sistema costruttivo stratificato a secco, offrono un’ampia gamma di soluzioni per il settore dell’industria e della logistica, portando con sé numerosi vantaggi, tra i quali la leggerezza strutturale che è direttamente collegata alla sicurezza sismica; l’ampia gamma di luci e geometrie in gioco; la velocità costruttiva e non ultima la sostenibilità ambientale.

Attraverso la metodologia costruttiva a secco, l’acciaio diventa protagonista grazie alle caratteristiche strutturali e tecnologiche citate e si abbina ad una serie di materiali complementari per offrire un prodotto edilizio con alte prestazioni acustiche, termiche, antincendio, funzionali, ecologiche ed energetiche attraverso la piena libertà di espressione nel rispetto di qualunque contesto ambientale, sociale e culturale.

02. Magazzini autoportanti verticali (MAV)

In questa tipologia di magazzini la struttura è risolta dalla scaffalatura stessa,non c’è separazione tra la struttura portante e le “scaffalature”, bensì le strutture sono concepite e realizzate come un unico elemento progettato per resistere ai carichi.

Non vi è differenza tra l’approccio progettuale dell’edificio e quello delle attrezzature logistiche industriali: la “scaffalatura” svolge la funzione di struttura portante primaria dell’involucro edilizio che la contiene, pertanto il progetto deve essere realizzato in accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018), essendo in tutto e per tutto considerato un edificio.