Stazione di Elbbrücken

La destinazione d’uso infrastrutturale risulta calzante per richiamare i concetti tipici di modernismo tecnologico e high-tech, derivanti dall’idea di interconnessione tra architettura e struttura. La forma segue la funzione, generando volumi cavi: “tubi” attraversati dai binari che manifestano le strutture in tutta la loro onestà, privilegiando luce, spazi aperti e fluidi.
Principi di sviluppo semplici caratterizzano il design fulleriano degli involucri da 3.019 mq della stazione ferroviaria e 3.750 mq della metropolitana, dove i singoli archi metallici, disposti secondo una griglia assiale di 8 m, si rincorrono in un twist che li stabilizza reciprocamente ad ogni incrocio. Con lo stesso principio generativo l’estremità del tetto viene modellata da profili acuminati che si interrompono nel colmo del timpano, enfatizzando la sensazione di velocità, in accezione futurista, e sottolineando la coerenza e la continuità tra le due architetture.
L’involucro vetrato, scandito da montanti e traversi appesi alla struttura principale, non solo offre uno scorcio sugli affascinanti grattacieli sulle rive dell’Elba ma svolge anche una funzione di schermo contro le intemperie. Sottili linee elettrificano le superfici trasparenti per evitare il deposito di neve, sgravando in questo modo la struttura da tali, e talvolta ingenti, carichi stagionali. Oltre alle diverse dimensioni (33 m di larghezza x 15 m di altezza e 136 m di lunghezza per la metropolitana, e 26 m x 15 m x 88 m per la S-Bahn), le due stazioni si distinguono per la diversa sezione:semicircolare per la metropolitana e un supercerchio per la ferrovia, ovvero un rettangolo arrotondato con facciate planari leggermente svasate e una copertura bombata. In tal modo, nonostante i diversi periodi di costruzione (2017-2018 per la metropolitana e 2018-2019 per la ferrovia), appare evidente la mano comune del progettista, evitando però di avere due architetture gemelle.

Le strutture
L‘impalcato della stazione della metropolitana è sospeso tramite tre travi a cassone indipendenti: le due laterali per gli accessi agli spazi di distribuzione e quella centrale ad omega rovesciata per i binari della metro e le banchine pedonali. Un ponte pedonale fluttuante sopra la trafficata Freihafenelbbrücke Straße collega trasporto urbano e ferroviario con una trave a cassone da 70 m, poggiata su un pilastro a Y tridimensionale e racchiusa da un involucro vetrato da 663 mq a sezione circolare. Questo espediente architettonico, accessibile tramite scale e ascensori per la distribuzione verticale, risolve con successo la complessità dei diversi livelli a cui sono disposte la biglietteria, le piattaforme dei binari e le due stazioni.

La differenza di forma tra i due oggetti è data anche da motivi ergotecnici. Per evitare interruzioni del servizio ferroviario, nel 2018 è stata installata una galleria temporanea che permettesse all’impresa di lavorare all’involucro vetrato indipendentemente dal funzionamento della stazione. A tal fine e con la volontà di ridurre i tempi di costruzione, architetti e strutturisti hanno optato per una struttura in larga parte prefabbricata, facilmente manovrabile dalle gru di cantiere.

La necessità di una struttura iconica e univoca per queste architetture deriva dalla localizzazione della stessa collocata in serie al ponte metallico Freihafenelbbrücken, caratterizzato da lunghi e imponenti archi, ed al Neue Elbbrücken, con tre travi a forma di pesce, rendendo il paesaggio antropizzato molto presente. Così, il fascino dinamico di un organismo che si ripete potenzialmente all’infinito e senza soluzione di continuità tra superfici orizzontali e verticali valorizza il tema della stazione passante come luogo di movimento ed attraversamento, più che di stasi, perfetta rappresentazione della società moderna in perenne trasformazione.

Cantiere & Disegni: