Adeguamento e miglioramento sismico dell’esistente

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La conservazione del patrimonio edile, della sua riqualificazione ed efficientamento sono temi ancora oggi cruciali per la filiera delle costruzioni, ma soprattutto per l’intero territorio italiano. Gli interventi di adeguamento e/o miglioramento sismico su edifici esistenti richiedono approcci metodologici specifici e ancora difficilmente standardizzabili. L’impegno della Effebi, carpenteria metallica bolognese attiva dal 1982, è incentrato nella progettazione e realizzazione di interventi per la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti, passando per la rigenerazione urbana fino alla ristrutturazione di interni, nel rispetto e consolidamento delle linee architettoniche storiche. Ne parliamo con Stefano Borghi principale azionista di Effebi e CEO della partecipata americana:

Effebi opera nelle lavorazioni in acciaio e carpenteria metallica pesante realizzando strutture complesse, costruzioni industriali e civili in ambito nazionale ed Internazionale. Quali sono le caratteristiche che permettono oggi ad un’azienda come la vostra di competere sui questi mercati? Quali differenze riscontrate tra il mercato e il settore delle costruzioni in acciaio italiano e estero?
Sicuramente il know-out acquisito in tanti anni di esperienza ci consente di ridurre al minimo l’impatto del costo strutturale aziendale creandoci un fattore di competitività sia sui prezzi sia sulla consulenza che possiamo direttamente svolgere per il cliente e per i professionisti coinvolti. Lavorare in aree diverse ed in particolare quella americana e quella italiana ci consente di valorizzare quanto di meglio si possa trovare sul mercato americano in termine di applicazione ed utilizzazione dei materiali ed al contempo far acquisire la consapevolezza negli Stati Uniti della capacità creativa italiana anche in questo ambito. Creatività e competenza valorizzando al meglio le professionalità acquisite sui due lati dell’Oceano.
In Italia l’utilizzo dell’acciaio nelle costruzioni ha ritardi considerevoli rispetto ad aree più mature come ad esempio gli Stati Uniti. Questo ci fa credere che il trend di crescita ed interesse alle costruzioni con l’utilizzo di acciaio in Italia potrà continuare anche nei prossimi anni in modo esponenziale legato alla diffusione della consapevolezza che questo materiale racchiuda un valore dato anche dalla velocità d’esecuzione e sostenibilità ambientale.

Forte è il vostro impegno nella promozione nella messa in sicurezza attraverso interventi di adeguamento sismico con l’obbiettivo di ridurre il rischio sismico dei fabbricati. Cosa significa oggi parlare di sicurezza sismica per gli edifici?
Parlare di sicurezza sismica degli edifici vuol dire vivere in ambienti nei quali prestare maggiore attenzione alla qualità dei materiali utilizzati per le costruzioni o i recuperi quindi diffondere la consapevolezza che ogni edificio, quando acquistato, ristrutturato o costruito, deve essere pensato in funzione non solo di conto economico ma anche di resistenza e qualità non solo rispetto a ciò che si vede ma anche a quello che c’è sotto alla “pelle” dell’edificio.

Cosa è necessario al nostro territorio per far fronte a questa emergenza ancora non risolta? Esistono delle strategie consolidate quando parliamo di riqualificazione sismica?
Un impegno costante da parte di tutti gli attori volto a sensibilizzare le persone ed in generale e chi investe in immobili rispetto al tema. Questo concetto deve essere in primo luogo fatto proprio dalle Pubbliche Amministrazioni che non possono sottovalutare la problematica solo per carenze di coperture economiche e di bilancio. I fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, se canalizzati con efficienza, potrebbero aiutare nell’attuazione di un serio piano di riqualificazione del patrimonio pubblico che di fatto rappresenta anche l’interesse del privato. Basta pensare ai crolli di ponti degli ultimi 10 anni per intuire come tanti anni di assenza di seri investimenti nelle infrastrutture abbiano determinato un decadimento della qualità sottoponendo i cittadini a rischi enormi. Anche in questo caso, la rapidità di intervento per la sostituzione di viadotti o ponti utilizzando l’acciaio unito alla possibilità di manutenzione “a vista” dei manufatti potrebbe essere un’adeguata risposta facilmente controllabile nel tempo. I ponti costruiti in acciaio sono visibili. Le bullonature facilmente sostituibili anche nell’ambito delle manutenzioni cicliche ordinarie (manutenzioni che comunque devono essere previste e non lasciate in sospeso per anni). In questo basta guardare ancora una volta agli Stati Uniti. I grandi ponti, diventate icone, sono in gran parte realizzati in acciaio.
Non credo si possa parlare di strategie consolidate perché il patrimonio immobiliare, soprattutto quello storico, in Italia è molto diversificato. Tuttavia negli edifici prefabbricati monopiano alcune tipologie di lavorazione sono ormai divenute ripetitive come legare pilastri e travi inserendo mensole di supporto o dissipatori/smorzatori sismici. Negli edifici multipiano è necessaria la definizione di una specifica strategia e piano di intervento. Sarebbe interessante vedere un impegno da parte delle Università in questo senso cioè facendo corsi specifici per una preparazione sempre più attenta nell’ambito della riqualificazione sismica. In un Paese come il nostro con preponderanza di patrimonio storico o comunque datato nell’ambito di una legiferazione che va sempre più nella direzione della riqualificazione/ recupero dell’esistente e sempre meno delle nuove costruzioni, occorre preparare adeguatamente i tecnici del futuro anche in relazione ad utilizzo di materiali che non siano esclusivamente quelli tradizionali.

Su quali progetti state lavorando?
Stiamo lavorando in diversi progetti di adeguamento sismico, ampliamento di edifici esistenti e nuove costruzioni in particolare in Emilia Romagna e negli Stati Uniti.
Posso citarne una paio quale esempio: lavori di riparazione e miglioramento strutturale post sisma dell’edificio storico Ex Linificio e Canapificio Nazionale di proprietà del Comune di Ferrara oggi sede dell’ufficio tecnico comunale dove sono stati realizzati telai metallici di controventamento con realizzazione di travi di collegamento realizzate in officina e successivamente installate. Verranno installati dissipatori e smorzatori sismici. Il lavoro prevede anche le opere edili ed impiantistiche complementari così da fornire un prodotto finito in ogni particolare.
Un secondo intervento degno di nota è la nostra partecipazione alla realizzazione di due nuovi poli produttivi in Ozzano dell’Emilia (direzione, uffici tecnici commerciali ed amministrativi) ed uno in Castel San Pietro Terme (sede della divisione macchine per settore farmaceutico) della IMA Group, eccellenza italiana nell’industria dell’automazione. Nell’intervento della struttura dei due edifici pluripiani gemellati in linea, realizzati per scelta progettuale in prefabbricato tradizionale in calcestruzzo, stiamo completando la realizzazione delle strutture metalliche con creazione di ballatoi per quattro piani sia per entrambe gli edifici. La complessità dell’intervento consisteva nell’innesto dei ballatoi sul prospetto caratterizzato da facciate continue in acciaio e vetro.
L’intervento di Castel San Pietro consiste nel recupero di un fabbricato esistente (ex Decathlon) dove stiamo realizzando le carpenteria metalliche per la creazione di nuovi solai. Tale struttura sarà destinata ad ospitare le camere bianche, aree sterili per la produzione di macchine automatiche destinate alla linea farmaceutica.

Acciaio oggi e ieri: come si è evoluto l’utilizzo della carpenteria metallica in questi anni?
Sicuramente l’acciaio, negli ultimi anni e con le tristi storie di cronaca connesse ai due eventi sismici accaduti nell’ultimo decennio, ha trovato una diffusione sempre più consistente nell’ambito delle riqualificazioni. Oggi la sfida è continuare a diffonderne la cultura per un utilizzo sempre più consapevole sia in ambito industriale ma anche in ambito abitativo.

Siete soci di Fondazione Promozione Acciaio ormai da diversi anni. Uno degli obiettivi dell’Ente, da voi ugualmente condiviso, è sostenere quel cambiamento culturale necessario al settore delle costruzioni per un’edilizia più consapevole, nell’ottica di una modernità più responsabile, per la quale l’acciaio può dare sicuramente un contributo fondamentale. Fare squadra è sicuramente un ingrediente per questa ricetta. La vostra esperienza a riguardo cosa racconta?
Da anni siamo parte attiva di diverse associazioni di categoria quali ad esempio ANCE. Crediamo che lo scambio di idee e condivisione dei problemi da affrontare e risolvere sia l’ingrediente essenziale per la crescita aziendale ma anche personale.
In Fondazione Promozione Acciaio abbiamo trovato questo: relazioni che ci hanno portato ad una crescita professionale aziendale ma anche relazioni personali di stima e fiducia che ritengo ci abbiano arricchiti reciprocamente. Negli anni, partecipando anche al Board di Fondazione Promozione Acciaio, ho sicuramente apprezzato i colleghi della filiera dell’acciaio presenti al tavolo e spero di aver contribuito, nel mio piccolo ad una crescita dei miei interlocutori. Pur da punti di osservazione a volte differenti l’obbiettivo comune di tutti i partecipanti alla Fondazione ritengo sia stato e debba continuare ad essere l’arricchimento reciproco e la capacità di condividere con l’esterno, Pubbliche Amministrazioni, legiferatore, professionisti, mercato, le idee della Fondazione ed il contributo che ogni Socio può condividere per renderlo patrimonio comune. La condivisone della conoscenza e le nuove idee innovative sono il condimento essenziale per la crescita.

Adeguamento e miglioramento sismico dell’esistente

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