Acciaio italiano nel mondo

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Che cosa rappresenta l’acciaio per la famiglia Pichler? L’acciaio da generazioni fa parte del nostro lavoro quotidiano. Un tempo la lavorazione avveniva artigianalmente in fucina, oggi procediamo in modo industriale: per noi l’acciaio rappresenta il passato ed il futuro ed è fonte di sviluppo continuo.

Il settore delle costruzioni sta vivendo un momento di modifiche molto importante: come risponde Pichler Projects a questa evoluzione? Come l’acciaio sostiene e può sostenere il mercato delle costruzioni? Come ogni altro settore anche quello delle costruzioni è alla ricerca di materiali sostenibili. L’acciaio è una materia completamente di recupero e quindi importante per ridurre l’impatto ambientale. Parliamo inoltre di un materiale molto versatile, che vanta una lunga vita grazie anche alla sua capacità di adattarsi a realizzare strutture in funzione delle necessità specifiche delle differenti tipologie di edifici.

Il vostro nome è conosciuto anche a livello internazionale: al di fuori dell’Italia, come è considerato l’acciaio? Quali sono le caratteristiche che permettono a Pichler Projects di misurarsi nei mercati esteri? Abbiamo sempre avuto un legame stretto con i nostri clienti, negli anni li abbiamo seguiti e con loro abbiamo scoperto i mercati esteri. Sui mercati che da più tempo mostrano un’apertura al materiale acciaio spesso troviamo anche più competizione. In questo senso, ciò che meglio ci distingue è l’amore per il dettaglio, la ricerca della soluzione perfetta. Lavoriamo sempre mettendo a disposizione dei nostri interlocutori tutta l’ingegnosità ed esperienza che ci appartiene. Di grande aiuto è sicuramente anche la capacità linguistica e la grande voglia di dialogare, di comprendere desideri e creare sinergia. La nostra famiglia crede nella forza dei rapporti umani. Valori come fiducia, impegno, passione, curiosità guidano il nostro lavoro e la nostra vita a casa e nel mondo. Il fatto di essere cresciuti al centro dell’Europa ha aiutato tantissimo lo sviluppo internazionale dell’attività di Pichler Projects. Abbiamo però mantenuto una forte identità locale e ci vantiamo del fatto di produrre tutto nella nostra sede avvalendoci dei collaboratori cresciuti con noi, possiamo così garantire di seguire ogni progetto fin nei minimi particolari con il massimo della qualità.

Siete membri storici di Fondazione Promozione Acciaio. Qual è il valore del progetto che Fondazione sta portando avanti? Poter fare parte di una rete che vive e sostiene il materiale acciaio ci piace molto perché crediamo profondamente nello scambio di idee e siamo convinti che anche in futuro Fondazione Promozione Acciaio aiuterà a diffondere la cultura e la conoscenza di questo straordinario materiale, rendendone noti sempre di più i vantaggi e le possibilità non solo nei confronti degli esperti del mestiere, ma anche dei giovani, rivestendo un ruolo essenziale nella loro formazione.

Quali sono le prospettive di mercato o eventuali nuove iniziative di Pichler Projects per il futuro? Siamo convinti che l’acciaio e il vetro avranno una grande importanza anche nelle costruzioni del futuro, magari a sostegno della nuova mobilità e di nuovi metodi di trasporto che pensiamo emergeranno nel nostro domani.

C’è un progetto, una realizzazione, un’esperienza di cui avrà un ricordo in particolare? Un progetto al quale siamo particolarmente affezionati è certamente il MUDEC di Milano dell’architetto David Chipperfield. Parliamo di un’opera affascinante dal punto di vista architettonico, di un edificio che riesce a trasmettere al visitatore emozioni molto forti: salire la scalinata principale e trovarsi al centro dell’atrio vetrato è un’esperienza che vale la pena vivere! Inoltre, dal punto di vista tecnico è un edificio che esprime tutto il meglio della nostra filosofia costruttiva: strutture portanti interamente in acciaio, rivestimenti a secco, una meravigliosa facciata vetrata a doppia pelle curvilinea. MUDEC rappresenta certamente un “the best” della nostra attività.

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