Architetture in Acciaio n° 21

La rivista italiana dell’architettura e delle costruzioni in acciaio

L'Acciaio e la Storia

“Il ferro è nel contempo il migliore e il peggiore fra i materiali esistenti. Con esso penetriamo la terra, piantiamo gli alberi, potiamo le siepi e recidiamo i grappoli; costruiamo abitazioni e sbozziamo le pietre. Ne abbiamo bisogno per molti utili impieghi ma serve anche per la guerra, la rapina e l’omicidio… perché quando brandiamo il ferro diamo alla morte le ali. ”
Plinio il Vecchio

Da quando l’acciaio è stato disponibile in grandi quantità la sua presenza ha radicalmente modificato la storia delle costruzioni; grazie a ciò le precedenti tipologie edilizie sono state affiancate e spesso sostituite da nuove e specifiche forme strutturali, inoltre le prevedibili contrapposizioni di interesse e le spaccature generate da questa novità sono state superate grazie all’enorme potenzialità dell’acciaio.

Da un punto di vista commerciale esso viene prodotto in forme nate per realizzare sistemi in grado di avvolgere, reggere in modo forte e concentrato oppure in modo lieve e diffuso, appendere, filtrare, proteggere: a questo proposito non possiamo dimenticare l’esperienza ideativa e costruttiva di Jean Prouvé; egli ci ha ricordato con costruzioni, schizzi e prototipi come anche grazie all’acciaio, la progettazione costituisse un processo attuato per soddisfare le esigenze dell’uomo attraverso un’analisi critica dei vincoli e l’impiego corretto di risorse. D’altro canto le leghe ferrose hanno conferito a questo processo un’energia che abbiamo il dovere di impiegare in modo responsabile.

Seguendo le parole di Plinio trovo infatti pericoloso considerare che, grazie agli esigui limiti tecnici dell’acciaio, ogni forma sia lecita solo perché costruibile… se questo fosse il nostro credo saremmo noi a dare alla morte le ali. La corretta progettazione è invece una vasta ricerca orientata dal rapporto fra uomo, natura e analisi del contesto, resa reale attraverso conoscenze tecniche e volontà formali; in questo senso l’acciaio è per noi un prezioso compagno di viaggio, in grado di concretizzare le volontà tecniche e creative di architetti e ingegneri.

Chi conosce le opere del nostro Studio sa quanto siano importanti per noi i valori di trasparenza calibrata delle facciate, di leggerezza e facilità costruttiva. In questo senso il ristorante aziendale Ferrari a Maranello rappresenta un caso in cui l’ossatura portante in acciaio ci ha permesso di realizzare una scultura in aggetto diretta verso i venti dominanti; analogamente il centro ricerche Sata a Melfi è sormontato da un grande tetto pensile a forma di portico in grado di filtrare la luce, convogliare all’interno del padiglione le brezze rivolte verso il mare e produrre energia.

Anche la torre ad uffici di Lodi contiene l’acciaio, in questo caso lo abbiamo scelto per realizzare la grande struttura tridimensionale di protezione solare, costituita da pale in tubolari, rette da sistemi reticolari orizzontali e tese fra cavi. Le pale sono disposte seguendo il tracciato solare e generano un involucro naturale connotato da linee vibranti: “onde cerebrali” in grado di rappresentare l’essenza del lavoro intellettuale svolto all’interno dell’edificio.

Marco Visconti, Marco Visconti Architects