Nuova copertura teatro Maugeri

La struttura fu gravemente lesionata durante una tromba d’aria che coinvolse il catanese e dove Acireale risultò tra le località più colpite. Il “Cinema Teatro Maugeri”, edificato negli anni 50 in struttura mista di muratura in conci lapidei e telai in cls armato, presentava una copertura sorretta già da strutture in acciaio in capriate reticolari pratt/mohniè, alle quali era stato appeso un controsoffitto decorativo. Durante la tromba d’aria parte della copertura del teatro si staccò subendo ingenti danni. Tuttavia le vecchie capriate metalliche riuscirono a redistribuire le resistenze in modo efficace, dimostrando robustezza strutturale e impedendo il totale crollo della copertura. L’intervento di recupero avviato dal Comune di Acireale è ripartito da una struttura in acciaio in grado di coprire le luci delle volte e dalla grande semplicità di posa. Gli spazi di manovra per mezzi pesanti erano infatti estremamente ridotti data la posizione in pieno centro cittadino. La soluzione ha previsto l’utilizzo di sole 5 travi principali alveolari di tipo ACB®, in acciaio  altoresistenziale di qualità S460M, lunghe 25 m e poste ad interasse variabile tra 3,9 e 6,6 metri. Le travi, ciascuna delle quali ha un peso di sole 4,5 tonnellate, si caratterizzano per una curvatura imposta verso l’alto, tale da limitare gli abbassamenti in presenza di azioni  verticali, ricreando la geometria tipica delle volte “a botte” a sesto ribassato.  Trasversalmente alle alveolari sono stati disposti profili secondari in travi HEA 140 posti ad interasse medio di 1,8 m, più elementi in IPE 120 e IPE 140. Per garantire al sistema  strutturale adeguata rigidezza sono stati impiegati controventi concentrici a diagonale attiva. Il pacchetto di copertura è stato quindi completato con la posa di lamiere grecate  curve in acciaio zincato e sottostrato d’isolamento. Dal punto di vista sismico la nuova copertura è stata vincolata alla strutture esistenti mediante appoggi di tipo dissipativo, nello specifico isolatori elastomerici, che permettono una disconnessione tra l’elevazione e le sottostrutture. Parallelamente si è proceduto al miglioramento sismico dei solidi murari preesistenti con un sistema di calastrellatura in carpenteria metallica: angolari 50×5 e piatti
in 50×5 mm in acciaio S235, con barre trasversali di diametro 16 mm. La posa in opera della copertura ha richiesto solo due mesi ed ultimati i lavori si è provveduto a sostituire i pendini che sorreggevano il controsoffitto con tirantini in acciaio zincato muniti di pretensionatore, vincolando di fatto l’elemento decorativo alle carpenterie metalliche, così come era stato pensato nel progetto originario del dopoguerra.

Cantiere & Disegni: