Hotel Lido Palace

Inaugurato nel 1889 in piena Belle Époque l’hotel Lido Palace ha vissuto alterne vicende: da meta di pellegrinaggio per intellettuali e alta borghesia, è caduto in disuso negli anni ’90. Nel 2011 l’edificio ideato dallo studio veneziano ha aperto i battenti e un anno dopo l’hotel ha ottenuto il riconoscimento come miglior struttura alberghiera alla quinta edizione del Premio Internazionale d’Architettura d’Ischia (PIDA). L’idea progettuale denuncia i valori contemporanei dell’architettura sia attraverso la scelta di materiali e forme, che attraverso la valorizzazione della luce. Tre interventi distinti utilizzano vetro e acciaio, declinandoli in modi diversi per far entrare il paesaggio. Il primo: sorta di cannocchiale visivo introduce all’albergo attraverso una modalità al contempo accogliente e nuda. Il secondo: un diadema di cristallo, coronamento in sopraelevazione dell’edificio ottocentesco, regalizza il manufatto attraverso un volume traslucido con copertura piana in acciaio e vetro, macchina di luce, contenitore delle suite più lussuose. Il terzo: la grande vela della nuova ala del corpo servizi, aerea e permeabile allo sguardo. L’idea progettuale, forte, coraggiosa e inusuale è mossa da esigenze di riadeguamento e ampliamento, ma anche dalla tipologia della clientela di un cinque stelle superiore, alla ricerca di rassicurazioni e al contempo di novità. Da qui la scelta di conservare gli ambienti di rappresentanza, mentre l’allestimento delle camere è pensato in chiave innovativa; prima di accedere all’edificio si passa per il cuore dell’intervento che si trova all’interno del parco: la hall è un cubo di vetro iscritto tra le ali dell’edificio esistente con pianta a C, cui si viene introdotti da una grande pensilina in acciaio corten. Realizzata con una struttura leggera in acciaio la hall contiene vari oggetti nello spazio vetrato, come il blocco in acciaio autopatinabile di due piani che ospita la reception, il deposito bagagli e gli uffici di servizio. Pavimento, scale e rampe sono rivestite anch’esse con grandi lastre di acciaio corten. Dello stesso materiale la nuova ala del corpo servizi che si proietta verso il lago: un piano libero di 500 mq sopraelevato che ingloba grandi alberi, la piscina, una caffetteria, la zona ristorazione e l’area healthness. La struttura in acciaio è separata dalla vetrata continua senza serramenti lunga 47 metri, sorregge una copertura rivestita anch’essa in acciaio corten, che si spezza, piega e modifica continuamente la propria sezione per non intaccare le chiome dei grandi alberi. Somiglia ad una grande foglia che si protende dal fabbricato esistente verso il lago e rimane a mezz’aria delimitando spazi trasparenti che si affacciano direttamente sulle piscine esterne.

Cantiere & Disegni: