PalaRiccione

Un’architettura insomma è “per sempre” e consente di ancorare il nome dell’edificio al nome del politico che promuove la costruzione; le esperienze del Centre Georges Pompidou o del Museo Guggenheim di Bilbao hanno sancito non solo la vivacizzazione dell’economia della città ma anche il successo della politica di marketing urbano di chi quella città ha amministrato. Riccione ha di recente inaugurato il Palariccione, un edificio polifunzionale destinato prevalentemente a funzione congressuale. L’opera è realizzata e gestita dalla società mista pubblico-privata costituita per una quota maggioritaria dal Comune di Riccione, insieme alla Provincia di Rimini e a privati. Al suo interno oltre alle sale congressuali: spazi espositivi, cinema multisala, ristorante, roof garden con terrazza panoramica, un piccolo centro commerciale. Tutte queste funzioni sono ospitate all’interno di una teca di cristallo, la cui volumetria semplice e compatta è interrotta sui fianchi dell’edificio dalle scale d’accesso esterne che hanno la duplice funzione di sicurezza e di smistamento degli utenti sui vari livelli d’attività, omaggio high tech alla Baker House di Cambridge di Alvar Aalto. L’edificio sorge in centro, in adiacenza alla linea ferroviaria; la prossimità ad un così prepotente generatore di rumore ha obbligato i progettisti a concepire un doppio involucro di protezione: il primo posto verticalmente a difesa del lato meridionale più esposto al rumore, il secondo orizzontalmente, al di sopra dell’ultimo solaio, a protezione solare e degli spazi impiantistici dei locali e della terrazza del roof garden. Da un punto di vista linguistico, oltre alla sequenza dinamica delle scale, sono proprio questi due scudi a generare l’identità dell’edificio già denominato “la conchiglia adriatica”. Giocano un ruolo importante anche i valori chiaroscurali dettati dal sapiente utilizzo di grandi velari, filtri luminosi che disegnano all’interno la luce. Nel concept l’ispirazione al mare si coglie negli aspetti espressivi e funzionali, oltre che cromatici: i gusci/conchiglie, il movimento delle onde che si traduce in arredi e pareti mobili per determinare ambienti a geometria e dimensionamento variabile, l’uso negli arredi di alcune sale del color sabbia e dei toni che vanno dal cobalto all’azzurro. La struttura dell’edificio è tamponata da una parete strutturale in vetro. Il grande guscio metallico frangisole sostenuto da cavalletti quadripartiti conclude il volume, avvolgendolo e garantendo protezione dall’irraggiamento solare per le attività ospitate all’ultimo livello.

Cantiere & Disegni: