L’edificio in esame parte di un complesso piuttosto articolato destinato attualmente a centro studi. La costruzione risale al periodo 1958-1960 ed è stata realizzata mediante telai in conglomerato cementizio armato con fondazione su pali. La parte analizzata è separata dal resto della costruzione mediante un giunto di tipo non sismico. I solai sono in laterocemento con soletta superiore. Le tamponature sono quasi sempre disposte all’esterno delle specchiature dei telai e non interagiscono significativamente con la struttura. I danni all’edificio consistono principalmente nel martellamento in corrispondenza dei giunti a tutte le quote dei solai e in alcune lesioni diagonali nelle pareti di tamponatura. Non si sono verificati significativi danni alla struttura in c.a. e alle fondazioni.

Un primo intervento riguarda il ripristino dei giunti ed il loro adeguamento agli spostamenti prevedibili in condizione sismica. L’analisi dei danni ha evidenziato solo problemi relativi al comportamento globale mentre non si sono presentati casi di vulnerabilità legate ad aspetti locali relativi a stabilità delle tamponature. L’intervento prevede quindi di raggiungere un miglioramento del comportamento dinsieme mediante l’introduzione di sistemi di controvento dissipativi in maniera da assicurare la rigidezza e resistenza necessaria. La disposizione in pianta è stata studiata in modo da ridurre anche gli effetti torsionali presenti nella struttura originaria, compatibilmente con gli aspetti costruttivi e funzionali. L’introduzione di controventi ha richiesto anche il rafforzamento delle fondazioni mediante micropali. Per i pilastri dei primi piani si comunque reso necessario un intervento di rafforzamento mediante applicazione di angolari metallici.

L’intervento stato progettato in base alle indicazioni contenute nell’Ord. PCM n.3274/03 e successive modifiche. In ogni caso, si è proceduto anche ad una successiva verifica del miglioramento conseguito in base ai metodi di valutazione della sicurezza contenuti nel DM. 96.