La nuova EN1993-1-1 (Parte 1-1 dell’Eurocodice 3)

Intervista al Prof. Raffaele Landolfo sulle principali novità introdotte dalla Norma per la progettazione di strutture in acciaio.

Professor Landolfo, su quali argomenti è stato focalizzato maggiormente il lavoro di aggiornamento e revisione di questa norma?

Il lavoro di aggiornamento e revisione dell’EN 1993-1-1 si inquadra nel progetto più ampio di sviluppo della nuova generazione di Eurocodici che prevede l’aggiornamento sistematico degli stessi per migliorarne l’assetto e riflettere lo stato dell’arte delle conoscenze tecnico-scientifiche acquisite. Questo processo ha avuto inizio nel dicembre 2012 con il mandato M/515 della Commissione Europea al Comitato Europeo di Normazione. I principali obiettivi di questo processo di revisione sono stati l’estensione degli Eurocodici a nuovi materiali, prodotti e metodi, l’introduzione di miglioramenti tecnici e, non ultimo, quello di favorire la facilità d’uso. La nuova EN1993-1-1, pubblicata nel novembre 2022, è stata una delle prime norme europee a concludere formalmente questo iter di aggiornamento.

Quali sono le principali novità della nuova versione?

La nuova versione della EN1993-1-1 presenta numerose modifiche e aggiornamenti tecnici. Tra le principali novità vale la pena menzionare: l’inclusione degli acciai ad alta resistenza fino al grado S700; la definizione esplicita dei metodi di analisi per la valutazione della domanda allo Stato Limite Ultimo tenendo conto delle imperfezioni geometriche e degli effetti del secondo ordine; la risoluzione di alcune questioni relative alla classificazione della sezione trasversale, l’introduzione di regole di progetto alternative per le sezioni semi-compatte nonché la semplificazione delle verifiche di stabilità.

Entrando maggiormente nel dettaglio, quali sono le principali novità nell’analisi strutturale?

La sezione relativa all’analisi strutturale della precedente versione della norma è stata completamente rivista e riorganizzata, pur mantenendo in gran parte gli stessi contenuti della norma precedente. Si tratta perlopiù, quindi, di modifiche formali attuate in virtù del principio di facilità d’uso, uno dei principi base di questa nuova generazione di eurocodici. Le modifiche erano necessarie perché l’assetto precedente generava confusione, perplessità e conduceva in alcuni casi ad interpretazioni diverse da parte dei progettisti dei diversi paesi membri, forse anche a causa dei differenti approcci nazionali. Il nuovo testo appare quindi molto più chiaro e i progettisti troveranno anche molto utile il diagramma di flusso fornito per la selezione del metodo di analisi, numerati da M0 a M5, tenendo conto delle imperfezioni geometriche globali e/o locali e degli effetti del secondo ordine.

Quali sono i principali cambiamenti in merito alle verifiche di resistenza e stabilità delle membrature?

Molteplici sono anche le novità riguardanti le verifiche di resistenza e stabilità delle membrature. In merito alle prime, nella nuova versione vengono forniti chiarimenti ed indicazioni aggiuntive relativamente al calcolo della resistenza al taglio delle sezioni trasversali, specificando, ad esempio, l’area resistente a taglio in funzione dell’asse di sollecitazione. Particolare attenzione è stata inoltre posta al problema dell’interazione della torsione con le altre caratteristiche della sollecitazione, il cui fenomeno era considerato solo in parte nella precedente versione dell’EN-1993-1-1.

Ulteriori modifiche hanno riguardato la classificazione della sezione trasversale delle membrature: (i) è stato semplificato il calcolo della profondità dell’asse neutro plastico per le sezioni pressoinflesse, (ii) è stato semplificato il criterio per la classificazione delle sezioni cave circolari nel caso di pressoflessione ed (iii) è stata aggiunta la classificazione delle sezioni cave ellittiche nei diversi regimi di sollecitazione. Per le sezioni semi-compatte è stata inoltre inserita la possibilità di considerarne in maniera esplicita il comportamento elastoplastico. Come anticipato in precedenza, importanti novità hanno riguardato anche le verifiche di stabilità delle membrature. Innanzitutto, le curve di stabilità sono state estese alle membrature realizzate con acciai fino al grado S700. In aggiunta, sono state introdotte curve di stabilità per nuove tipologie di sezione, tra cui profili a doppio T spessi, con spessori dell’ala maggiori di 100mm, angolari in composizione saldata e profili ellittici. Infine, per facilitare l’utilizzo della norma, sono state semplificate le verifiche di stabilità latero-torsionale di elementi inflessi e pressoinflessi.

Potrebbero esserci cambiamenti significativi nel mercato delle costruzioni nel contesto nazionale essendo state introdotte nuove qualità di acciaio e nuove tipologie di sezione?

Come anticipato precedentemente, uno degli obiettivi che ha guidato il processo di revisione degli Eurocodici è l’estensione delle normative a nuovi materiali, prodotti e metodologie unitamente ad una maggiore facilità d’uso. Questi aspetti, nel loro insieme, dovrebbero quindi intrinsecamente contribuire all’incentivazione dell’utilizzo delle costruzioni metalliche e quindi alla crescita del relativo mercato. Chiaramente ci vorrà del tempo affinché tali novità possano essere recepite ed integrate all’interno della pratica progettuale, ma ritengo che questo processo sarà relativamente veloce, soprattutto se accompagnato da un rapido aggiornamento anche dei software di calcolo. E’ indubbio però che la nuova versione della EN1993-1-1 risulta essere molto più completa ed user-friendly rispetto alla precedente e consentirà quindi di progettare e realizzare strutture metalliche sempre più affidabili e performanti.

La nuova EN1993-1-1 (Parte 1-1 dell’Eurocodice 3)

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