Architetture in Acciaio n° 3

La rivista italiana dell’architettura e delle costruzioni in acciaio

La parola ai protagonisti: Giancarlo Marzorati

Come progettista con l’esigenza di realizzare strutture all’insegna della totale libertà espressiva, coniugando elementi curvi con quelli lineari in modo creativo, l’uso dell’acciaio per i miei progetti ha soddisfatto tale necessità.

Ma la flessibilità è solo uno dei molteplici aspetti dell’acciaio che sinteticamente si possono riassumere in poche parole: versatilità e flessibilità, notevoli prestazioni tecniche anche in termini di efficienza sia termica che acustica, maggiore velocità di realizzo rispetto ai sistemi costruttivi tradizionali con conseguenti minori costi di cantiere.

Edifici come il complesso per uffici Praxis a Cernusco sul Naviglio (MI), precedentemente la sede dell’ABB a Sesto San Giovanni (MI), citata anche nel trattato “Qualità e prestazioni degli Edifici” del Prof. Oliviero Tronconi, e più recentemente i nuovi uffici della Campari sempre a Sesto San Giovanni sono esempi che hanno raggiunto i massimi standard qualitativi ma anche estetici grazie alla libertà progettuale (in Praxis e ABB) della facciata curvilinea, unita alla possibilità di realizzare ampie campate senza colonne intermedie e di usufruire quindi di spazi più duttili a seconda delle esigenze.

La hall d’ingresso dell’ABB ad esempio è un ampio spazio alto quanto i tre piani dell’edificio con in vista le travi reticolari in acciaio perimetrali alla hall, che sostengono i pilastri in falso dei piani superiori e si affacciano sull’ingresso consentendo la presenza di un giardino interno senza pilastrature.

Nella nuova sede della Campari una grande trave reticolare di 50 m di lunghezza sorregge la “gallery” che scavalca a ponte l’edificio storico dell’ex stabilimento senza necessità di appoggi intermedi che lo avrebbero indiscutibilmente deturpato.
Ottimo altro motivo per utilizzare l’acciaio nelle strutture è che in esse la luce naturale diventa protagonista assoluta per la possibilità di utilizzo di estese vetrate che tali strutture consentono e che oltre ad attribuire agli edifici trasparenza e leggerezza estetica straordinarie, sono importanti in termini di riscaldamento naturale per ridurre il fabbisogno d’energia dell’edificio.

Ancora, sempre in relazione all’efficienza termica, le facciate vetrate sia in Praxis che in ABB sono a “doppia pelle” con interposta aria che, creando una zona cuscinetto d’isolamento, consente una gestione intelligente e parsimoniosa dell’energia. Tali vetrate sono possibili grazie a strutture – telai di sostegno sempre in acciaio che posizionati all’interno sono quasi invisibili consentendo la maggior trasparenza possibile.

L’esigenza di risparmio energetico viene supportata da un’impostazione degli edifici con struttura metallica notoriamente meno pesante del cemento armato anche per quanto riguarda gli ingombri dimensionali, con soluzioni del benessere negli spazi di lavoro date da impianti a “soffitti freddi”. Una tecnologia innovativa che consente risparmi energetici con diffusione di aria sempre rinnovata pre-trattata tramite la produzione di fluidi caldo/freddo a modesta temperatura con le facciate, a doppia parete con intercapedine aerata, che hanno funzione interattiva con il condizionamento generale e sono dotate di tende filtranti in alluminio.

Metallo anche per le soffittature fonoassorbenti che risolvono la diffusione dell’aria, l’illuminazione indiretta dei locali, l’alloggiamento dei setti separatori dove previsti.
In Praxis è concretizzato l’uso dell’acciaio all’arte: la sagomatura metallica della copertura a piastra ha consentito l’esecuzione sul terrazzo della riproduzione in ceramica della “Sibilla Delfica” presente nella Cappella Sistina a Roma.

Giancarlo Marzorati , Studio Marzorati Architettura